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Lavoro: onesti con se stessi e test on line, l'Abc del colloquio in inglese

27 aprile 2017 | 13.37
LETTURA: 4 minuti

Lavoro: onesti con se stessi e test on line, l'Abc del colloquio in inglese

Come prepararsi al meglio per un colloquio di lavoro in inglese? A spiegarlo Rita Hambalkó, talent acquisition di Babbel, app per imparare le lingue online, che spiega come prepararsi al meglio ad un colloquio in inglese. "Nel mondo di oggi -sostiene- conoscere un’altra lingua è ormai doveroso, soprattutto nel mondo del lavoro. La lingua per eccellenza usata per comunicare è l'inglese. Saperlo parlare a livello scolastico molto spesso non basta, dato che nel campo lavorativo è richiesto un vocabolario specifico".

Il primo passo per prepararsi ad un colloquio di lavoro in inglese, o in qualsiasi altra lingua, è essere onesti con sé stessi: quanto si è davvero preparati nella lingua in questione? Alcune ricerche hanno dimostrato che i candidati sopravvalutano spesso le proprie conoscenze, trovandosi poi davanti a brutte sorprese al colloquio. La cosa migliore da fare è testare il proprio inglese online, con un conoscente di madrelingua inglese o con qualcuno che abbia le conoscenze linguistiche adeguate.

Se nel proprio ambito di lavoro l’inglese non è necessario e quindi non lo si parla regolarmente sarà meglio rinfrescare le proprie conoscenze con uno strumento online che fornisca le frasi e il vocabolario specifici per business english. Se ci si vuole candidare per una posizione in cui la lingua di lavoro sarà l’inglese, il curriculum deve essere scritto in modo perfetto. Errori di battitura o svarioni grammaticali farebbero apparire poco seria e professionale la candidatura. Meglio farlo correggere da un madrelingua o da qualcuno che lo faccia per lavoro.

Quando il curriculum sarà perfetto leggerlo ad alta voce e imparare a memoria le proprie posizioni e i lavori fatti in precedenza. Un ulteriore obiettivo è quello di saper parlare del vostro passato lavorativo senza esitazioni: è un semplice esercizio di memoria ma vi darà la fiducia necessaria per affrontare il colloquio.

Per prepararsi alle domande bisogna cercarne di simili online. Se ne trovano di sicuro molte legate all'area di interesse e si potrà così prepararsi in anticipo su possibili risposte. Basta scriversele e impararsele a memoria. Successivamente bisogna fare un video di se stessi ad esempio con il telefono e controllare il risultato. Se non si è soddisfatti del risultato bisogna registrarsi di nuovo. Il lato positivo di questo esercizio è che si può farlo senza avere la pressione di avere l’intervistatore davanti e molte occasioni in più per farlo. Quando ci sarà il colloquio ci si sentirà molto più preparati e sicuri e ci si potrà concentrare solo sui contenuti, senza preoccuparsi della forma.

Un sondaggio di Openjobmetis ha, inoltre, rivelato che il 37% di coloro che dichiarano di conoscere una lingua la conoscono molto poco o per niente e la maggioranza dei candidati, il 58%, si sopravvaluta e dichiara capacità superiori a quelle effettive. Una volta affinate le conoscenze linguistiche sui campi che competono ci si deve preparare anche sul possibile datore di lavoro. Conviene visitare la versione web in inglese della ditta in questione e prepararsi a parlare in questa lingua dei loro campi di interesse e della attività che li riguardano. Prepararsi, inoltre, a porre domande sul modo in cui lavorano, i processi interni e sul team. Si dimostrerà così vero interesse per il lavoro per cui si è siete presentati.

La conoscenza dell’inglese per il lavoro è la parte più importante, sicuramente, ma è meglio essere preparati anche a fare dello small talk all’inizio del colloquio: essere in grado di interagire in modo competente e sicuro di sé con temi come presentarsi, salutare o rispondere a domande sul viaggio fatto e voi stessi sarà percepito molto positivamente. Dimostrare di essere una persona socievole e in grado di interagire conterà sicuramente nella valutazione finale.

E alla fine un ultimo consiglio, a prima vista scontato ma forse il più importante di tutti: non preoccuparsi di fare errori in un’altra lingua. Non è la propria madrelingua e tutti apprezzeranno in ogni caso lo sforzo. Non è necessario essere perfetti perché non esiste l’essere 'perfetti'. Andare, quindi, al colloquio con una buona dose di orgoglio: in ogni caso si è già arrivati fino a lì.

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