Oltre 108mila palestinesi sono rimasti senza casa nella Striscia di Gaza in seguito all'offensiva di Israele iniziata l'8 luglio sull'enclave governata da Hamas. Lo riferisce l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli aiuti umanitari spiegando che circa 18mila unità abitative, ovvero il 13 per cento delle case di Gaza, sono state distrutte o danneggiate in modo significativo. ''Organizzazioni sul terreno hanno riferito di un livello di distruzione senza precedenti'', ha detto il portavoce dell'agenzia Onu Jens Laerke. I danni strutturali hanno peggiorato la carenza abitativa già presente a Gaza, dove si registrava un deficit di 71mila casa prima delle ultime ostilità. ''Molte persone sta già vivendo in condizioni di sovraffollamento o inadeguate'', ha spiegato Laerke.
A essere danneggiati dai raid aerei e dall'offensiva di terra israeliana sono anche le reti idriche ed elettriche. L'Onu ha ricordato che solo il dieci per cento della popolazione di Gaza ha un accesso quotidiano all'acqua, mentre quello all'elettricità è garantito per sei ore al giorno.
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