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Caso Open, Senato approva conflitto di attribuzione

22 febbraio 2022 | 18.26
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L'ex premier Renzi all'Aula prima del voto: "Non si può violentare la vita delle persone". Anche Lega vota a favore "non di Renzi, ma della libertà democratica"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

Caso Open, il Senato ha approvato il conflitto di attribuzione nell'ambito del caso Open con 167 voti favorevoli. I no sono stati 76. "Un intervento molto misurato oggi di Matteo Renzi in Senato. Il leader di IV non ha parlato a nome di una parte o dell’altra, ma a nome di tutti coloro che hanno a cuore la dignità della politica. L’Aula oggi ha detto che tutti devono rispettare la Costituzione: i parlamentari certo, ma anche i magistrati”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci dopo il voto.

RENZI: "NON SI PUO' VIOLENTARE LA VITA DELLE PERSONE"

"Si vergogni chi pensa che qui stiamo attaccando la magistratura. Non c'è nessun attacco ma chiediamo che la politica faccia i conti con realtà". Queste le parole di Matteo Renzi, rivolto all'Aula prima del voto. "Chi oggi dice che siamo in presenza del tentativo di un senatore di allontanarsi dal suo processo, mente sapendo di mentire. Questo è un conflitto di attribuzione e non ha niente a che vedere con la posizione personale dell'imputato: non cambia niente nel processo che mi riguarda. Siamo qui perché si parla non di me, ma di un principio di civiltà giuridica".

"La domanda è se l'art.68 della Costituzione è ancora in vigore o no. O quanto meno se vale per i pm fiorentini. Si parla di carte acquisite illegittimamente e lo dice la corte di Cassazione con 5 sentenze che hanno annullato i provvedimenti richiesti dalla procura di Firenze. La Cassazione dice che sono stati illegittimamente acquisti documenti, che non andavano acquisti e per 5 volte la Cassazione ha stabilito che i pm hanno agito in modo illegittimo", continua Renzi.

"Dico ai colleghi che voteranno contro la proposta della senatrice Modena e della Giunta - sottolinea il leader di Italia Viva- che il punto non è solo il metodo di sequestro invasivo, violento e illegittimo utilizzato dalla procura di Firenze, ma vi auguro anche che non vi accada mai quello che è accaduto a me, non vi venga riservato il trattamento che a me è stato riservato", con la pubblicazione "non solo di conti correnti, ma di una lettera personale di un padre" violando "l'intimità familiare, non è consentito violentare la vita delle persone"

"Noi - ha continuato Renzi - difendiamo la libertà dell'informazione, ma non può vederci silenziosi davanti al fatto che una velina della Procura vale più di una sentenza della Cassazione". "Non è pensabile - dice - che notizie prive di rilevanza penale vengano pubblicate in prima pagina. Se la stampa cede il ruolo di guardiano democratico, il populismo vince anche per mancanza di responsabilità da parte della stampa".

ANCHE LEGA VOTA A FAVORE "NON DI RENZI MA DI LIBERTA' DEMOCRATICA"

"Per esercitare degnamente la funzione legislativa va rispettata la Costituzione. Lo dobbiamo fare noi in primo luogo, ma anche tutti i poteri dello Stato. Va tutelata la libertà della magistratura ma anche la libertà della politica. Ci sono equilibri che vanno mantenuti". Così Emanuele Pellegrini della Lega nelle dichiarazioni di voto in aula al Senato sul conflitto di attribuzione nell'ambito del caso Open.

"Quando Renzi dice che vale più una velina della procura di una sentenza, ricordiamocelo sempre", aggiunge. "Se non si rispettano le regole, si fa il gioco dell'antipolitica. Nel ricordare tutto questo annuncio il voto favorevole della Lega che non è un voto a favore di Renzi ma della libertà democratica di questo Paese".

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