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"Ora dovranno chiederci scusa", il post di Ilaria Cucchi

11 ottobre 2018 | 12.27
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(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

"Il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi". E' quanto scrive su Facebook Ilaria Cucchi, commentando la svolta nel processo sulla morte del fratello, il geometra di 31 anni deceduto il 22 ottobre del 2009 all'ospedale Sandro Pertini di Roma, sei giorni dopo essere stato arrestato per possesso di droga.

Oggi, durante la nuova udienza davanti alla Corte d'Assise, uno dei cinque militari imputati Francesco Tedesco avrebbe confessato il pestaggio di Cucchi, indicando come autori i colleghi Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, accusati con Tedesco di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità, e dicendo che il maresciallo Roberto Mandolini e il carabiniere Vincenzo Nicolardi erano a conoscenza di quanto avvenuto.

"Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni - scrive Cucchi in un altro post - Ci chieda scusa chi in tutti questi anni ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato". "Sto leggendo con le lacrime agli occhi quello che hanno fatto a mio fratello. Non so dire altro - prosegue - Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi".

Una volta appresa la notizia, in tanti hanno voluto manifestare via social il proprio sostegno alla sorella di Stefano, da anni impegnata nella lotta per far luce sulla morte del fratello. "Sia finalmente fatta giustizia!", "Forza Ilaria, siamo tutti con te in questa battaglia", "E' arrivato il tempo della giustizia", "Forza Ilaria, Stefano è con te", si legge tra le decine di commenti apparsi sul suo profilo Facebook.

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