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Ora legale: il pediatra, 100 mila bimbi scombussolati, trucchi per adattarsi

28 marzo 2014 | 17.10
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Ora legale: il pediatra, 100 mila bimbi scombussolati, trucchi per adattarsi

Roma, 28 mar. (Adnkronos Salute) - Fine settimana in salita per i genitori italiani alle prese con il ritorno dell'ora legale. Nella notte tra sabato e domenica le lancette vanno spostate avanti di un'ora, un piccolo cambiamento che si tradurrà in sonnolenza, malumori e irritabilità per circa 100 mila bambini italiani tra 0 e 14 anni. "Quest'anno un aiuto arrivo dal clima: mite e con previsioni clementi. Se si sfrutteranno le giornate del fine settimana per stare all'aperto l'adattamento durerà meno del solito", assicura all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano, Italo Farnetani. Infatti per i bimbi, "abitudinari come nessuno", il nuovo orario di solito "ha l'effetto di un viaggio da Milano a Londra, con tutti i disturbi legati al jet lag. E anche gli adulti hanno dei problemi: in pratica l'orologio biologico di 60 milioni di italiani risulterà 'sballato'. Un inutile stress che si potrebbe facilmente evitare, adottando finalmente l'ora legale per tutto l'anno".

Una battaglia che il pediatra, autore del volume 'Da 0 a 3 anni' (Mondadori), porta avanti da tempo, "per poter godere dei benefici dell'ora legale per la salute e l'umore. In questo modo infatti - ribadisce - avremmo un'ora di luce in più nelle giornate invernali, preziosa in particolare per i bambini, che potrebbero trascorrere un po' più di tempo all'aperto. E' inutile avere la luce quando ci si sveglia: per un po' infatti il nostro cervello è ancora in una fase di ripresa. Meglio poter contare su un'ora in più al pomeriggio, quando si è alle prese con lo sport o i compiti". In ogni caso, complice il meteo, "basteranno 3-4 giorni per adattarsi, contro la settimana necessaria di solito. A patto di non fare alcuni errori".

Prima raccomandazione: portare i piccoli all'aria aperta. Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. E il sonno la sera arriva più facilmente. "I nuovi orari - spiega il medico - espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno. Dunque è importante non andare a letto troppo presto o quando ancora non si ha sonno". Contro l'effetto ora legale l'errore più diffuso fra le mamme e i papà è "proprio quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito".

Secondo l'esperto, invece, quest'anno basterà guardare gli occhi del bimbo. "Se si chiudono, vuol dire che è stanco ed è pronto a dormire. Il mattino dopo, poi, non si dovrebbe alzare troppo presto: così recupererà un po' e il piccolo riadatterà più facilmente il proprio ritmo circadiano al nuovo orario - spiega l'esperto - Certo, lunedì si va a scuola, dunque non si potrà poltrire. Meglio evitare sonnellini pomeridiani per i più grandicelli: altrimenti il bimbo faticherà ad addormentarsi e si svegliera' sempre un'ora prima rispetto al resto della famiglia". Un sistema, questo, che eviterà ai genitori di dover cronometrare l'ora della nanna e "in tre-quattro giorni consentirà un adattamento alla maggior parte dei piccoli", assicura il pediatra.

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