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Coronavirus

Ordine infermieri: "No a vaccino incompatibile con assistenza"

29 marzo 2021 | 13.39
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Il presidente Maurizio Zega all'Adnkronos Salute: "Nessuno mette in discussione la libertà individuale, ma la sicurezza del paziente deve rimanere in primo piano"

Foto Fotogramma
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"Nessuno mette in discussione la libertà individuale ma, sicuramente, la scelta di non vaccinarsi non è compatibile con l'assistenza sanitaria. La sicurezza del paziente deve rimanere in primo piano". Lo ha spiegato all'Adnkronos Salute Maurizio Zega, presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Roma (Opi) e componente del comitato centrale della Federazione degli Ordini della professione infermieristica (Fnopi), intervenendo sul dibattito legato all'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari per il quale, ha aggiunto, è necessaria una legge altrimenti "non è possibile allontanare una persona dalle sue mansioni".

"Personalmente - ha detto Zega - sono direttore delle professioni infermieristiche al policlinico Gemelli di Roma (Servizio infermieristico tecnico e della riabilitazione aziendale), dove il 100% degli infermieri è vaccinato ma, nel caso, avrei evitato che un professionista non vaccinato potesse creare problemi ai pazienti in qualche modo. Con una legge avrei uno strumento adeguato per farlo" .

"Al centro del nostro lavoro c'è sempre il paziente e la sua sicurezza. Secondo il primo articolo del nostro profilo professionale l'infermiere è responsabile dell'assistenza generale e quindi deve evitare, in ogni modo, di causare danno all'assistito. Inoltre l'infermieristica è una scienza e si basa su evidenze scientifiche e, ad oggi, le evidenze ci dicono che il vaccino anti Covid è l'unica soluzione percorribile per bloccare la pandemia. Questi elementi combinati indicano come fondamentale la vaccinazione del personale sanitario. Primi tra tutti proprio gli infermieri".

Zega ha ricordato che nella sanità pubblica "sono molti gli aspetti vincolanti che permettono di esercitare una professione piuttosto che un'altra. Si pensi, ad esempio, al di fuori dell'assistenza, agli obblighi sanitari di chi somministra e prepara cibo".

Non c'è dunque necessità di stupirsi quando si parla di obbligo: "se un professionista deve assistere una persona malata - ha precisato - deve rispondere a determinati requisiti. E se uno di questi requisiti è, in pandemia, la vaccinazione anti Covid, questo diventa un elemento fondamentale. Come chiedere al pilota di non bere alcol prima del volo. E' un requisito imprescindibile".

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