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Viminale al lavoro per cittadinanza a 13enne eroe

21 marzo 2019 | 11.24
LETTURA: 5 minuti

Giallo sul filmato che l'autista avrebbe inviato in Senegal e registrato col cellulare bruciato tra le fiamme del mezzo dirottato. Le grida e il panico (GUARDA) Salvini: "Autista? Faccia da criminale, torni al suo paesello"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Viminale al lavoro per la cittadinanza al piccolo eroe. Il ministero dell'Interno sta infatti accertando la situazione del di Ramy, il tredicenne che ieri ha dato l'allarme dal bus dirottato e dato alle fiamme da Ousseynou Sy. Il ministero è pronto a farsi carico delle spese e a velocizzare al massimo le procedure per riconoscergli la cittadinanza con l'auspicio, riferiscono fonti del ministero, di toglierla al conducente del bus autore del folle gesto. Salvo sorprese, l'interrogatorio dell'uomo avrà luogo domani pomeriggio. Detenuto nel carcere milanese di San Vittore, il 47enne ha ammesso di voler compiere un "gesto eclatante" per portare l'attenzione dell'opinione pubblica "sui morti nel Mediterraneo". L'autista deve rispondere di sequestro di persona, incendio e strage con l'aggravante del terrorismo. Il fascicolo è affidato ai pm Alberto Nobili e Luca Poniz.

E arrivano intanto altri particolari sull'autista. Secondo quanto emerge da fonti investigative, l'uomo ha 'nascosto' i suoi guai all'azienda. Nel suo passato risulta un precedente per guida in stato di ebbrezza che gli sarebbe costato la sospensione a tempo della patente, "periodi in cui non avrebbe lavorato mettendosi in malattia, ma senza che l'azienda di trasporti in cui è assunto lo avesse mai saputo".
Stesso discorso per l'altro precedente di violenza sessuali su minori, in cui la condanna a un anno con pena sospesa arriva solo nel 2018. "Anche in questo caso l'azienda non avrebbe saputo nulla", visto che i controlli sui precedenti non sarebbero obbligatori nelle società private.

GIALLO SUL VIDEO -
Nessuna traccia del presunto video che Ousseynou Sy avrebbe inviato ad alcuni amici e parenti. L'uomo, spiegano fonti qualificate, "ha detto di averlo inviato anche al suo avvocato, ma non l'ha ricevuto. Non c'è traccia del video registrato con il suo telefonino, bruciato nell'incendio del pullman, per cui o non l'ha fatto o non è riuscito a inviarlo. Nessuna traccia neanche sul suo canale YouTube". Da quanto riferito dal 47enne, ascoltato ieri dai pm Alberto Nobili e Luca Poniz, l'uomo avrebbe annunciato attraverso un breve filmato il suo "gesto eclatante", perché "esasperato dall’attuale situazione migratoria, ‘non ce la faccio più a vedere bambini e donne che muoiono in mare'", avrebbe detto.

TROVATO IL COLTELLO - Gli investigatori hanno intanto ritrovato il coltello con cui Ousseynou Sy ha minacciato i 51 studenti di Crema. Nessuna traccia invece della pistola di cui avrebbero parlato alcuni testimoni che ai carabinieri hanno riferito di aver visto il calcio dell'arma.

CONTE - "Speriamo proprio che non ci siano atti emulativi. Dobbiamo fare i debiti scongiuri", ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine del Consiglio Europeo a Bruxelles. Per Conte, quanto avvenuto ieri mattina a Pantigliate "è un episodio che ci spinge a interrogarci su quali sono i requisiti che dovrebbe avere l'autista di uno scuolabus. E' una cosa che mi ha lasciato molto perplesso: abbiamo disposto degli accertamenti su questo, perché ci sia il massimo rigore in questi controlli".

SALVINI - "Faremo il possibile perché non solo non si ripetano episodi del genere ma perché a 'sto tizio venga tolta la cittadinanza italiana, perché se è condannato per terrorismo questo torna da dove è arrivato - ha detto Matteo Salvini in un comizio a Muro Lucano (Potenza) -. Non voglio che si dica cittadino italiano un infame e delinquente del genere".

''Nel Decreto sicurezza che non piace al Pd di Regione Basilicata è prevista la possibilità in caso di atti e condanne per terrorismo di togliere la cittadinanza italiana agli immigrati che l'hanno ottenuta. Questo c'è. Abbiamo fatto regole di buonsenso che funzionano così nel mondo anche se la sinistra contesta che sono fasciste, razziste'', ha poi detto il leader della Lega sul palco di Tolve, in provincia di Potenza, rispondendo ad un simpatizzante che chiedeva il carcere per il cittadino senegalese responsabile dell'attentato. Il riferimento sul Decreto sicurezza alla Basilicata riguarda l'impugnativa in Corte Costituzionale promossa dalla Regione.

"Spero - ha poi aggiunto Salvini parlando dell'autista al programma 'Dritto e Rovescio' su Rete 4 - che questa faccia da criminale perda cittadinanza e torni al suo paesello, non abbiamo bisogno di questo verme". "Io portatore di odio? Lo pensa una minoranza del paese, una maggioranza tra professoroni e politici di sinistra, io faccio rispettare le regole, meno sbarchi vuol dire meno morti, la politica del rigore salva vite", conclude Salvini.

DI MAIO - "Voglio ringraziare i carabinieri e i ragazzi che hanno dato l'allarme". Così il vicepremier Luigi Di Maio, intervenendo a 'Dritto e rovescio' su Rete 4. "Togliere la cittadinanza all'autista è il minimo, diamola al bambino che ha salvato gli altri", spiega, aggiungendo: "Dobbiamo garantire sicurezza, dobbiamo prevenire, non può essere solo un ministero che se ne occupa". "Dobbiamo - spiega - fare sistema tra le istituzioni". "Presenterò una proposta per lavorare sulla prevenzione", aggiunge Di Maio.

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