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Pa, Brunetta incontra sindacati: "primi passi verso lavoro agile strutturato"

22 ottobre 2021 | 20.05
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Ministro presenta linee guida in vista dei rinnovi, sindacati pronti a trovare soluzioni condivise

Pa, Brunetta incontra sindacati:

Lo smart working nella pubblica amministrazione dovrà essere regolato attraverso i contratti e giocoforza trovare soluzioni condivise con i sindacati. Intanto, il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta oggi ha voluto saggiare il terreno nel corso di un incontro, in video collegamento, con i rappresentanti dei lavoratori pubblici presentando le linee guide predisposte dal suo dicastero che anticipano ciò che sarà previsto nei contratti. "Pensiamo sia utile per le 32 mila amministrazioni italiane poter contare su linee guida sullo smart working che anticipino ciò che sarà previsto nei contratti. La regolazione avverrà attraverso i contratti. Un grande passo avanti verso il lavoro agile strutturato" ha affermato il ministro che ha chiesto ai sindacati di fargli pervenire le loro osservazioni entro 15 giorni.

I sindacati hanno evidenziato alcune criticità ma hanno espresso in generale una certa disponibilità con qualche distinguo. Inoltre hanno raccomandato la necessità di una "gestione contrattata di questa fase con la necessaria flessibilità rispetto alle specificità delle singole amministrazioni" per "evitare un rientro di massa non governato" come ha sottolineato la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti che ha parlato di "primo passo necessario per la regolamentazione del lavoro agile nel sistema delle pubbliche amministrazioni" al termine dell'incontro.

Soddisfatta la Uil con il segretario generale PierPaolo Bombardieri che commenta: "abbiamo conseguito un buon risultato: sono state accolte molte delle nostre rivendicazioni: dalle dotazioni strumentali e di rete al diritto alla disconnessione e alla protezione dei dati personali; dal diritto alla formazione all’individuazione degli obiettivi della prestazione resa in modalità agile" ammettendo però che "c’è ancora lavoro da fare su questo tavolo con il Ministro e, ancor più, su quelli di contrattazione".

La Cisl "ha apprezzato la volontà di creare una visione d’insieme e quindi trovare soluzioni che passino necessariamente attraverso la contrattazione. Alcuni aspetti, però, - ha osservato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga - non appaiono ben delineati" in quanto "non colgono le necessarie sensibilità verso i lavoratori che hanno garantito spesso con mezzi propri e difficoltà non di poco conto il mantenimento della produttività e del pieno funzionamento della macchina pubblica durante l’emergenza pandemica". Di qui la richiesta di linee guida "condivise e meglio articolate rispetto a quelle presentate, e proprio per questo la Cisl predisporrà "un testo più circostanziato".

Su posizioni decisamente più critiche si sono espressi i rappresentanti della Cse (confederazione Indipendente sindacati europei) e della Flp (Federazione lavoratori pubblici e funzioni pubbliche). "Lo schema presenta fortissime criticità, che determineranno, ove adottate nella formulazione prospettata, l’abbandono del lavoro agile in tutte le amministrazioni pubbliche per impossibilità manifesta di poter assicurare tutte le condizioni sancite nelle Linee guida, oltre che costituire un oggettivo problema per le ricadute che rischiano di avere dal punto di vista della sicurezza sanitaria in una fase in cui, purtroppo, l’emergenza pandemica è ancora presente".

Di qui la richiesta "almeno fino al 31 dicembre 2021" di non abbandonare lo smart working emergenziale, - sottolineano Cse e Flp - la strada che abbiamo proposto è quella di dare applicazione ad una effettiva gradualità dei rientri in presenza, mantenendo la possibilità di svolgimento del lavoro agile fino al 50% del personale in servizio negli uffici pubblici, prevedendo le condizioni tecnologiche di sicurezza per l’accesso da remoto alle applicazioni".

Il ministro, con queste linee guida, inoltre secondo Cse e Flp "entra a gamba tesa sulla contrattazione che in questo momento si sta svolgendo nel Comparto Funzioni Centrali, con posizioni tra l’altro ancora distanti tra le parti, precostituendo vincoli anche per tutti gli altri comparti".

Poco prima del tavolo Brunetta partecipando ad un convegno all'Inps annunciava che il lavoro agile "sarà totalmente implementabile dal 31 gennaio da parte delle 32 mila amministrazioni pubbliche" con l'approvazione dei Piani integrati di attività e organizzazione (Piao). Il lavoro agile, secondo quanto dettano le linee guida, avrà "natura consensuale e volontaria ed è consentito a tutti i lavoratori (con rapporto di lavoro a tempo pieno o parziale e indipendentemente dal fatto che siano stati assunti con contratto a tempo indeterminato o determinato)" ma sarà soggetto a determinate condizionalità, a cominciare dal fatto che "per accedere alle applicazioni del proprio ente può essere utilizzata esclusivamente la connessione Internet fornita dal datore di lavoro".

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