Riformare la Pa, contrarietà alla spending review e nodo precari.Sono questi i temi sottoposti dalla Cgil al ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, nel corso di un incontro.
"Abbiamo innanzitutto sottoposto la richiesta di riformare la Pa attraverso un approccio che miri alla riqualificazione", spiega in una nota il segretario confederale, Nicola Nicolosi. All'interno di questo ragionamento, sottolinea il dirigente sindacale, ''abbiamo introdotto il tema del rinnovo dei contratti pubblici: dopo sei anni di blocco è arrivato il tempo dei rinnovi per i lavoratori di tutto il pubblico impiego".
Quanto alla spending review, aggiunge, ''abbiamo espresso forte criticità e contrarietà al metodo utilizzato dal commissario Cottarelli, specie per quanto riguarda i possibili 85mila esuberi a fronte di 240 mila posti di lavoro persi nell'arco degli ultimi 5 anni e di 246 mila precari, compresa quelli della scuola", spiega Nicolosi. Va inoltre "affrontata la questione della precarietà nella Pa attraverso un ritorno ai principi dell'articolo 97 della Costituzione: bisogna tornare a fare concorsi per la selezione del personale, anche per rideterminare un processo di rinnovamento dei pubblici dipendenti - prosegue - e abbassare così l'età media di 54 anni". Temi infine che la Cgil vuole affrontare ''attraverso l'apertura di tavoli negoziali, su tempi e temi ben definiti. Il governo non deve assumere sul tema Pa decisioni in maniera unilaterale ma deve coinvolgere le parti", conclide il sindacalista.