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Pa più digitale, il procurement pubblico cresce a 9,2 mld

05 novembre 2021 | 11.00
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Rapporto Anitec-Assinform e Promo Pa, c'è un incremento del 10%. Gay: "Digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni avrà ruolo chiave per la competitività e la crescita"

Pa più digitale, il procurement pubblico cresce a 9,2 mld

Cresce il Procurement pubblico del digitale che, con oltre 14mila procedure di affidamento di gara sopra i 40mila euro, registra un incremento dell'1,4%. Si tratta di complessivi 9,2 miliardi di euro pari a +10% nel 2020. Dunque il settore "ha ben tenuto anche nell’anno della pandemia" ma "bisogna migliorare i processi per rendere possibile ed efficace la fase di modernizzazione della Pubblica Amministrazione". E' il quadro delineato da Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’Ict e Promo Pa, Fondazione impegnata per la riforma e l’innovazione della Pubblica Amministrazione, che oggi hanno presentato a Roma, a Palazzo Rospigliosi, il primo studio 'Il Procurement Pubblico del Digitale'.

Lo studio, spiegano le due associazioni, offre una panoramica sullo stato dell’arte del procurement dell’Ict nella pubblica amministrazione italiana, fornendo uno strumento utile per il monitoraggio del mercato Ict e contribuendo alla conoscenza delle dinamiche economiche e delle prospettive di sviluppo del settore. Lo studio, presentato nel corso dell’evento "Il Procurement Pubblico del Digitale per la Trasformazione del Paese", offre "una quantificazione dettagliata delle dinamiche delle gare Ict nonché un’analisi approfondita delle attuali criticità nelle procedure di acquisto Ict della pubblica amministrazione, attraverso testimonianze raccolte tra luglio e settembre 2021 sia lato domanda che lato offerta.

"La digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni è una delle tre componenti della Missione n. 1 del Pnrr, che avrà un ruolo chiave per la competitività e per agganciare una crescita strutturale del sistema Paese" sottolinea il presidente di Anitec-Assinform, Marco Gay. "In particolare, agli interventi in materia di digitalizzazione della Pa è destinata la maggior parte delle risorse pari a 9,75 miliardi di euro" evidenzia Gay.

Secondo gli analisti di Anitec-Assinform e di Promo Pa, "le evidenze raccolte costituiscono una base di riflessione oggettiva e puntuale per la definizione di nuove misure e interventi che ne migliorino tanto le tempistiche che l’efficacia, valorizzando il ruolo della domanda pubblica quale strumento di politica industriale". Stando alla dinamica del procurement Ict descritta dal Rapporto, nel 2020 in Italia, nel settore Ict sono state avviate 14.142 procedure di affidamento (Cig richiesti per adesioni ad accordi quadro e convenzioni o procedure di affidamento espletate in proprio dalle stazioni appaltanti) di importo pari a superiore a 40 mila euro, per un valore complessivo di 9,2 miliardi di euro. Si tratta di una crescita dell’1,4% come numero di gare e del 10% come valore complessivo rispetto al 2019.

L’osservazione della serie storica, sia quella realizzata sul perimetro più ampio di Anitec-Assinform sia quella sul perimetro più ristretto della Corte dei Conti, evidenzia un trend in crescita progressiva dal 2016 come numero di procedure e un andamento irregolare degli importi con un picco nel 2018 (quasi 10 miliardi di valore complessivo), un calo nel 2019 e una netta ripresa nell’anno della pandemia.

La ricerca di Anitec-Assinform e Promo Pa "vuole contribuire attraverso alcune proposte concrete al dibattito in corso sulla digitalizzazione del procurement, a partire dai 5 pilastri di intervento identificati da Anitec-Assinform che sono alla base di ogni possibile sviluppo del settore". I pilastri sono semplificazione, regolazione, governance, appalti innovativi e competenze digitali e, sottolineano le due associazioni. Cruciale "per affrontare la sfida della trasformazione digitale della Pa è il tema della 'qualificazione delle stazioni appaltanti' e della 'professionalizzazione del procurement', cogliendo anche l’occasione della riforma della Pa prevista dal Pnrr e che dovrebbe consentire di immettere nella a nuove risorse umane specializzate anche nel settore Ict" osservano Anitec-Assinform e Promo Pa. Nello Studio, infine, viene evidenziato l’impatto della digitalizzazione su alcune criticità 'storiche' nel procurement pubblico, in primis sui tempi – ancora oggi molto lunghi - del ciclo dell’appalto. Vengono poi evidenziate alcune best practices, che rappresentano la frontiera dell’innovazione nel nostro Paese.

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