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Padoan: "No aumento Iva nel 2018"

19 aprile 2017 | 14.43
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''Il livello di crescita conseguito non ci entusiasma, non ci possiamo dire soddisfatti''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell'esame del Def.

''Dovrebbe arrivare domani il dl completo'', che contiene la correzione del deficit dello 0,2%, ha annunciato Padoan. ''E' piuttosto corposo ma questa non è una scusa'' per il ritardo. ''Vorrei scusarmi con voi per questo ritardo''.

Nel 2017 il prodotto interno lordo registra un aumento per il quarto anno consecutivo ma ''la crescita debole e intermittente - sottolinea il ministro - è stata una persistenza dovuta a limiti strutturali''. Inoltre ''il tasso di disoccupazione resta inaccettabilmente elevato tra i più giovani''. Per ''cambiare questo quadro occorre coniugare una politica di bilancio orientata alla crescita tramite la riduzione del carico fiscale, il sostegno agli investimenti e un programma di riforme strutturali. Ciò deve essere perseguito in un contesto di debito che deve calare strutturalmente''.

''Un rallentamento o un'inversione della politica di consolidamento -avverte Padoan - sarebbe controproducente, soprattutto se i mercati imputassero a questa attitudine un rischio più elevato'' di quello reale. ''Sarebbe una scelta rovinosa per il paese, della quale pagherebbero le spese soprattutto i ceti più deboli''.

Quanto all'Iva, ''l'intendimento del governo prevede di escludere'' l'aumento nel 2018, previsto dalle clausole di salvaguardia. A legislazione vigente, ricorda il ministro, l'intervento di sterilizzazione è pari allo 0,9% del Pil. ''La manovra alternativa verrà definita nei prossimi mesi'' dice Padoan.

''Se accelerassimo la contrazione del deficit oltre il ragionevole rischieremmo di colpire la ripresa'', afferma ancora il ministro dell'Economia. ''Occorre un aggiustamento di bilancio graduale'' che si ottiene attraverso una ''politica economica equilibrata''.

L'Italia deve tener conto, nel percorrere un ''sentiero stretto'', della ''direzione di marcia verso il risanamento dei conti e della velocità di marcia, che deve essere adeguata alla capacità di sostenere la ripresa''.

BANKITALIA - ''Una riconsiderazione dell'ampio ventaglio delle aliquote dell'Iva, non dovrebbe, a questo stadio, essere esclusa''. Lo afferma il vice direttore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell'esame del Def. Sarebbe inoltre ''opportuno valutare la possibilità di razionalizzare e contenere le tax expenditure'', osserva palazzo Koch.

''Portare a termine le riforme resta un percorso obbligato per tornare su un sentiero di crescita stabile e sostenuta'', ha continuato Signorini. ''Molto è stato fatto nell'ultimo quinquennio'' ma in alcuni settori ''il processo di riforma è ancora incompleto'', sottolinea.

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