La vittima è stato aggredita dopo aver ripreso una ciclista sollecitandola ad usare la pista ciclabile
I carabinieri hanno identificato e denunciato per lesioni personali i tre, una ragazza, il padre e il convivente di lei, responsabili di una aggressione, lo scorso mese di giugno, ai danni di uomo presso una attività commerciale di Vittorio Veneto, a Trento.
La vittima, padre della gestrice del locale di Vittorio Veneto, è stato aggredito e minacciato dopo aver ripreso una ciclista sollecitandola ad usare la pista ciclabile. La donna, non gradendo di essere stata richiamata, ha incominciato un’accesa discussione con l’uomo, offendendolo e aggredendolo, lanciandogli per di più contro la stessa bicicletta, e dileguandosi subito dopo grazie all’intervento di un avventore del locale. Dopo soli quindici minuti la vittima, presente sempre nell’attività commerciale, è stata raggiunta alle spalle e inaspettatamente aggredita da un uomo che, in compagnia della ciclista, aveva raggiunto il locale. Nel frangente la vittima è stata ripetutamente colpita con pugni alle spalle e ai fianchi dall’uomo, incitato dalla ciclista urlante. L’aggressione è terminata solo grazie all’intervento della figlia della vittima.
L'uomo, dolorante per le lesioni riportate, ha richiesto così l’intervento dei carabinieri. Ma la ciclista, non soddisfatta, è ricomparsa nuovamente in compagnia di un altro uomo, che si è messo a chiedere minacciosamente spiegazioni su quanto avvenuto, intimidendo il povero uomo. L'arrivo dei carabinieri ha fatto sì che la ciclista si allontanasse frettolosamente. Una volta presa conoscenza della situazione nel suo evolversi nei tre episodi narrati. Iniziavano le attività d’indagini, da subito, l’identificazione dell’uomo dell’ultimo evento che, su due piedi, riferiva di non conoscere bene la donna, in difesa della quale era intervenuto, ma di sapere che è la figlia di un conoscente di cui non sapeva bene l’identità.
Le indagini condotte dalla Stazione CC Trento hanno permesso di identificare i tre. Con somma sorpresa, i militari hanno scoperto che il terzo uomo, che inizialmente aveva dichiarato di essere un conoscente del padre della ciclista, è in realtà il padre della donna mentre colui che ha aggredito alle spalle la vittima è il compagno convivente della stessa donna. I tre, due trentini e un uomo albanese, dovranno rispondere del reato di lesioni personali all’autorità giudiziaria di Trento. Al termine delle aggressioni la vittima si era fatta medicare dal pronto soccorso che gli aveva diagnosticato lesioni guaribili in meno di dieci giorni.
