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Padre Zanotelli digiuna contro decreti sicurezza: "Basta crimini"

06 maggio 2020 | 11.12
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Il missionario comboniano all'Adnkronos: "Digiuniamo anche contro il nuovo decreto che chiude fino al 31 luglio i porti italiani ai profughi"

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Nuova giornata di digiuno in solidarietà ai migranti "per chiedere la abrogazione dei decreti sicurezza di Salvini" e per dire "stop ai crimini" nei confronti dei migranti. "Il 6 maggio - ricorda padre Alex Zanotelli all’Adnkronos è il primo mercoledì del mese: è la nostra giornata mensile di "Digiuno in solidarietà con i migranti" per l'abrogazione dei Decreti Sicurezza di Salvini. Purtroppo, anche in questo mese, non ci è possibile, per la pandemia del Coronavirus, essere davanti al Parlamento per esprimere la dimensione politica di questo digiuno". Tuttavia, spiega il missionario comboniano, "in questo mese digiuniamo anche contro il nuovo decreto che chiude fino al 31 luglio i porti italiani ai profughi, che fuggono dalla Libia in piena guerra civile".

Il digiuno, spiega ancora il sacerdote pacifista, è anche "in segno di protesta alla ‘strage di Pasquetta’ :il 13 aprile infatti abbiamo lasciato morire in acque maltesi 12 profughi (sappiamo anche i loro nomi) in fuga dalla Libia. Alarm Phone aveva avvisato quattro nazioni, Malta, Italia, Germania e Portogallo del naufragio, ma nessuna si è mossa per salvarli. E' un altro crimine contro l'umanità. Per tutto questo ci sentiamo di continuare a digiunare e lo faremo questo mese nelle proprie case o nei monasteri".

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