La denuncia: "Dal governo italiano solo ipocrisia"
“Finalmente Patrick Zaki sarà scarcerato, dopo due anni di carcere solo per avere espresso democraticamente il suo pensiero”. Padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano che si è battuto in prima persona per lo studente dell’università di Bologna in carcere in Egitto da due anni, parlando con l’Adnkronos gioisce per il fatto che Zaki sarà rilasciato ma la sua è una gioia a metà. “Auguro ogni bene a Zaki ma ho paura che avremo guai a febbraio. L’Egitto non è un Paese democratico- considera il missionario- e la cosa inaccettabile è che il governo italiano porta avanti un atteggiamento ipocrita, continuando a fare affari con l’Egitto e a collaborare con la vendita di armi”.
In realtà, osserva padre Zanotelli, “chi si è speso per Patrick sono i suoi genitori che come i genitori di Regeni non hanno mai mollato e le associazioni, con l’università. Non è però finita, anzi. Non si può abbassare la guardia. Speriamo non sia per lui una lenta agonia”.