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Pagamenti elettronici

Pagamenti con Pos: sanzioni per i commerciati che non li accettano?

11 agosto 2021 | 08.21
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Per contrastare la propensione all'evasione delle imposte che, nel 2024, dovrà essere inferiore del 15% rispetto al 2019.

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Le misure messe in campo nella road map delle riforme legate al Recovery plan, prevedono sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti che rifiutano pagamenti con il Pos. Entro il 31 marzo 2026 è anche previsto il completamento del federalismo fiscale, con l'assegnazione delle risorse “alle amministrazioni territoriali sulla base di criteri oggettivi”. Marzo 2023 è invece la data limite per l'entrata in vigore delle nuove norme che puntano a ridurre i tempi dei pagamenti delle Pa agli operatori economici. Il ministero dell'Economia è impegnato già quest'anno a redigere entro il 31 dicembre “una relazione per orientare le azioni del governo volte a ridurre l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione, in particolare nei settori più esposti all'evasione fiscale, anche attraverso incentivi mirati per i consumatori”. Si prevede di potenziare l'organico dell'Agenzia delle entrare con oltre 4mila persone in più entro giugno 2024, effettivi che verranno messi in campo anche per l'attuazione delle nuove misure che prevedono anche sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti privati che rifiutino il pagamento elettronico.

“Non ci crediamo finché non lo vediamo, o meglio fino a che non diventerà legge dello Stato con tanto di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori. “Già in passato abbiamo assistito ad annunci poi rivelatesi solo fake news. Il massimo è stato con il Governo Conte II, che nel dl fisco, il decreto collegato alla manovra 2020, aveva introdotto sanzioni pari a 30 euro, più il 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutato il pagamento elettronico. Peccato che poi, dopo le solite proteste dei commercianti e degli esercenti, in fase di conversione del decreto, le sanzioni magicamente sparirono” prosegue Dona. “Certo che ora, dopo che il decreto-legge 30 giugno 2021, n. 99 ha alzato il credito d'imposta dal 30 al 100% per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate, le scuse stanno a zero. Che sia la volta buona?”.

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