Ci sono 147 feriti, alcuni sono in gravi condizioni. L'attacco rivendicato dai Talebani pakistani del Ttp
E' salito ad almeno 32 morti e 147 feriti il bilancio dell'attentato kamikaze sferrato in una moschea di Peshawar, nel Pakistan nord occidentale. Lo ha reso noto il funzionario di polizia Zafar Khan all'emittente Geo News spiegando che tra le vittime ci sono anche diversi agenti.
Mohammad Asim, portavoce del Lady Reading Hospital di Peshawar, ha spiegato che almeno quindici delle persone rimaste ferite sono in condizioni critiche e c'è il timore che il bilancio dei morti possa ulteriormente aumentare.
Il commissario della polizia di Peshawar, Riaz Mehsood, ha fatto sapere che è in corso una operazione per soccorrere diverse persone rimaste intrappolate sotto la parte dell'edificio che è crollato per l'esplosione. Si tratterebbe, spiega Dawn, delle persone che erano in prima fila durante la preghiera di Zuhr.
L'emittente Dawn Tv precisa che l'esplosione si è verificata mentre i fedeli erano impegnati nelle preghiere di Zuhr, verso le 13.40 ora locale.
Il presidente del Pakistan Tehreek-e-Insaf ed ex primo ministro Imran Khan ha ''condannato con forza l'attentato suicida nella moschea di Peshawar durante le preghiere''. Su Twitter, Khan ha detto che ''le mie preghiere e le mie condoglianze vanno alle famiglie delle vittime. E' fondamentale migliorare la nostra raccolta di informazioni e dotare adeguatamente le nostre forze di polizia per combattere la crescente minaccia del terrorismo''.
L'attentato è stato rivendicato dai Talebani pakistani del Ttp, i Tehrik-e-Taliban Pakistan. Sui social, i leader del Ttp Mukarram Khurasani e Sarbakaf Mohmand hanno spiegato che l'attentato di oggi è stato condotto per rivendicare l'uccisione di Omar Khalid Khorasani, uno dei fondatori del gruppo. L'attentatore kamikaze aveva 25 anni, ha spiegato Mohmand, identificandolo in Huzaifa e riferendo che nell'attentato sono stati usati sette chilogrammi di esplosivo.