(Aki) - Stop del governo di Islamabad ai colloqui per l'avvio di un negoziato di pace con i Talebani del Pakistan (Ttp). Il governo ha deciso di bloccare i colloqui, dopo appena due settimane dalla prima riunione, dopo che una fazione del gruppo ha rivendicato l'uccisione di 23 agenti delle guardie di frontiera pakistane rapiti quattro anni fa. La decisione e' arrivata dopo un incontro dei negoziatori del governo e una riunione tra questi ultimi e il premier Nawaz Sharif.
''La situazione e' completamente cambiata dopo l'incidente di Mohmand (la rivendicazione dell'uccisione degli agenti, ndr) e questa commissione non potra' andare avanti con il processo di pace fin quando i Talebani non porranno fine a tutte le violenze e si impegneranno per la pace'', si legge in una nota dei negoziatori riportata dall'agenzia di stampa Dpa. Nel documento non viene utilizzata la parola ''sospensione'', ma si parla della ''impossibilita' di continuare con i colloqui'' alla luce degli attacchi degli insorti.
Da parte loro i Talebani in una nota hanno ribadito il loro impegno per il proseguimento dei colloqui. ''Siamo in contatto con vari gruppi e stiamo cercando di convincerli a porre fine agli attacchi'', ha detto uno dei portavoce del Ttp, Shahidullah Shahid, citato dalla Dpa. Intanto due soldati sono rimasti uccisi in attacchi nella regione tribale del Waziristan del Sud e a Peshawar.
