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Palermo: padre studentessa, assassino chiede perdono avere sconto pena

17 luglio 2015 | 13.09
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I familiari di Carmela Petrucci con i legali
I familiari di Carmela Petrucci con i legali

"Questo mostro ha chiesto perdono, fingendo commozione, per avere uno sconto di pena, speriamo che i giudici non si siano fatti impietosire. Sarebbe come uccidere una seconda volta la nostra Carmela...". E' arrabbiato Serafino Petrucci, il padre di Carmela, la ragazza di 17 anni, uccisa nell'ottobre 2012 dall'ex fidanzato della sorella Lucia, Samuele Caruso. L'assessino reo confesso, prima che i giudici si ritirassero in Camera di consiglio per emettere la sentenza di secondo grado per l'omicidio, ha reso dichiarazioni spontanee. In primo grado Caruso venne condannato all'ergastolo. La famiglia Petrucci ha seguito tutte le udienze, salvo quelle in cui hanno parlato le difese dell'imputato. Anche Antonino Petrucci, il fratello maggiore di Carmela, è molto arrabbiato e non lo nasconde. Vestito in jeans e camicia nera, dice di non accettare la richiesta di perdono di Caruso. "E' chiarissimo - dice - vuole evitare l'ergastolo". E l'avvocato di parte civile, Giovanni Airò Fairulla, che rappresenta il Comune, parlando con i familiari dice che "l'unico modo per non confermare lo sconto è quello di non considerare la premeditazione". Adesso i giudici sono in camera di consiglio per emettere la sentenza. "In questa giornata si rinnova ancora il dolore per Carmelina - dice Serafino Petrucci, accanto alla moglie Giusi - La nostra vita è distrutta, la nostra famiglia è distrutta". In disparte, in un'altra stanza, ci sono i genitori dell'assassino. I Carabinieri non li fanno mai entrare in contatto con i familiari di Carmela e Lucia. I primi a lasciare il bunker Pagliarelli sono proprio i genitori di Samuele Caruso, subito dopo vanno via i Petrucci. In attesa di essere chiamati per la sentenza.

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