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Palermo, insegnante punisce alunno: i genitori lo prendono a calci e pugni in testa

21 novembre 2016 | 10.41
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Foto di repertorio (Fotogramma)
Foto di repertorio (Fotogramma)

Quattro persone sono state denunciate dalla polizia di Palermo per aver partecipato al raid punitivo nei confronti di un insegnante dell'Istituto Antonino Caponnetto di Tommaso Natale, reo di aver fatto uscire dall'aula un alunno che disturbava la lezione. A essere denunciati i genitori del bambino, un amico del padre e la sorella della madre.

Secondo quanto raccontato dall'insegnante, venerdì scorso, i quattro lo avrebbero atteso nel parcheggio della scuola, prima dell'inizio delle lezioni, e lo avrebbero aggredito con calci e pugni.

"Noi dobbiamo far recuperare l'autorevolezza morale a tutti gli insegnanti e al ruolo dell'insegnante. Quando noi lavoriamo per aprire le scuole al pomeriggio, per farle integrare sempre più nel territorio, per farle occupare di lavoro, è proprio perché vogliamo ridare questa centralità. I genitori devono essere rispettosi dell'autorità degli insegnanti perché avere rispetto per gli insegnanti significa innanzi tutto avere rispetto per i propri figli". Così il sottosegretario all'Istruzione Davide Farone al termine della sua visita all'Istituto Antonino Caponnetto. Faraone ha ribadito con forza che "chi commette gesti di questo tipo debba essere punito" ma ha sottolineato la necessità "di evitare generalizzazioni. Tutto sommato, in tutta Italia, - ha detto - la scuola funziona e c'è una comunità di insegnanti, dirigenti, genitori e studenti che lavora insieme".

Manifestare solidarietà nei confronti di questo insegnante, ha aggiunto, "vuol dire manifestarla nei confronti di tutti gli insegnanti che meritano rispetto e sostegno per un lavoro delicato e una funzione educativa centrale per i nostri figli. La mia presenza qui vuol dire questo: c'è il governo nazionale impegnato a solidarizzare con lui e a sostenerne il lavoro". Ai giornalisti che chiedevano se potesse esserci un rapporto fra l'aggressione avvenuta e il quartiere di periferia in cui si trova la scuola, Faraone ha risposto: "Questi fenomeni, che sono per fortuna marginali, sono presenti su tutto il territorio nazionale e non soltanto nelle zone disagiate. E' chiaro che in zone disagiate ci sono magari reazioni violente come quella avvenuta qui qualche giorno fa".

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