Avrebbe potuto salvarsi Pamela Mastropietro, ma il destino è stato crudele con lei. Voleva tornare a casa. "Mi chiese un biglietto per Roma, ma il treno delle 7.34 era appena partito" dice a Chi l'ha visto un'impiegata della biglietteria della stazione di Macerata. "Me la ricordo bene - aggiunge -, quella ragazza con il trolley. Doveva aspettare le 13 per prendere l'altro. Ha aspettato ma poi non lo più vista". La sua testimonianza coincide con quella del tassista che ha accompagnato Pamela ai giardini Diaz, conosciuti per essere una piazza di spaccio. Dagli ultimi particolari, resi noti dal Resto del Carlino, sembra che i due nigeriani, Innocent Oseghale e Desmond Lucky, due dei quattro indagati per il suo omicidio, avessero pensato di sciogliere nell'acido il suo corpo, ritrovato invece fatto a pezzi e nascosto in due trolley a Pollenza nel maceratese. Prima avrebbero chiesto acido, scrive il Resto del Carlino, ma alla fine avrebbero optato per l'acquisto candeggina, utilizzata per ripulire l'appartamento di via Spalato, dove si è consumata la mattanza. L'avvocato di Desmond, Gianfranco Borgani sostiene, invece, che il suo assistito non è mai stato né nell'appartamento né nel negozio. Continua a professarsi innocente anche Innocent Osegale. "Non ho ucciso la ragazza" continua a dire, mentre per gli inquirenti si è trattato di un "omicidio efferato".