di Roberta Lanzara
"Il lupo, Traini Luca, vuole che in questo giorno di lutto ognuno ripensi a Pamela che poteva essere una figlia, sorella, una qualsiasi ragazza normale con delle fragilità! Caduta nelle mani di mostri senza scrupoli...Ricordare perché non accada più. Grazie fratello Mio". E' il messaggio scritto su un foglio di carta a quadretti da Luca Traini, detto Lupo, l'autore dell'attentato xenofobo del febbraio scorso, avvenuto per vendicare l'assassinio di Pamela Mastropietro, la giovane romana fatta a pezzi e ritrovata in due trolley abbandonati sulla strada statale nei pressi di Corridonia un anno fa. Secondo quanto riferito all'Adnkronos dall'avvocato difensore del 'Lupo', "è un messaggio che aveva mandato al fratello affinché mi contattasse per farlo arrivare ai media". Traini accusato di strage, porto abusivo d'armi, danneggiamenti con l'aggravante dell'odio razziale e condannato a 12 anni, per vendicare Pamela aveva sparato contro un gruppo di nordafricani ferendone sei.