La corruzione è un ''rubare ai poveri'' che ''danneggia l'intera comunità'' e ''distrugge'' la fiducia. Alla comunità cristiana spetta quindi il compito di testimoniare le ''virtù dell'onestà e dell'integrità'' e con ''questo imperativo morale in mente'', sarà necessario accostarsi anche ai rifugiati e ai migranti. ''Possano questi uomini e donne essere sempre accolti dalle nostre comunità cattoliche, trovando in esse cuore aperto e case in cui poter iniziare una nuova vita''. Così papa Francesco in un passaggio del discorso consegnato oggi ai presuli di Sudafrica, Botswana e Swaziland, ricevuti in visita ad Limina.