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Papa: cristiano che resta fermo è malato. Vigilare su amministrazione beni Chiesa

14 febbraio 2014 | 12.45
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Papa: cristiano che resta fermo è malato. Vigilare su amministrazione beni Chiesa

"Il cristiano è un discepolo del Signore che cammina, che va sempre avanti. Non si può pensare a un cristiano fermo: un cristiano che rimane fermo è ammalato nella sua identità cristiana. Il cristiano è discepolo per camminare, per andare". Papa Francesco lo ricorda nell'omelia durante la messa celebrata nella cappella di Santa Marta in Vaticano, riflettendo sulle parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo".

Dunque, spiega il Papa, "il primo atteggiamento dell'identità cristiana è camminare; camminare anche se ci sono difficoltà, per andare oltre le difficoltà". Un secondo aspetto dell'identità del cristiano che Francesco mette in evidenza è che "il cristiano deve rimanere sempre agnello. Il Signore ci manda come agnelli in mezzo ai lupi. Qualcuno potrebbe proporre di usare la forza contro di loro - osserva il Papa - ma non si deve diventare lupi''. Perché ''se tu sei agnello, Dio ti difende". Terzo aspetto di questa identità cristiana, prosegue Francesco, è "la gioia. I cristiani sono persone che esultano perché conoscono il Signore".

Papa Francesco, nell'incontro in Vaticano con i vescovi della Conferenza Episcopale ceca, sottolinea poi "l'importanza della presenza dei cattolici nella vita pubblica e anche nei mezzi di comunicazione".

"Occorre vigilare attentamente affinché i beni ecclesiastici siano amministrati con oculatezza e trasparenza, siano tutelati e preservati, anche con l'aiuto di laici fidati e competenti", prosegue Papa Francesco. "Nel campo economico - ricorda - è necessario sviluppare un sistema che, tenendo conto che i mezzi materiali sono destinati esclusivamente alla missione spirituale della Chiesa, garantisca a ogni realtà ecclesiale il necessario e la libertà per l'attività pastorale".

"Per affrontare le sfide contemporanee e le nuove urgenze pastorali - osserva infine il Pontefice - è necessaria una sinergia tra il clero, i religiosi e i fedeli laici".

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