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Papa: "Famiglia cellula fondamentale della società, oggi è disprezzata e maltrattata"

20 febbraio 2014 | 16.43
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Papa:

Città del Vaticano, 20 feb. - (Adnkronos/Ign) - "La famiglia oggi è disprezzata ed è maltrattata". Lo ha sottolineato questa mattina Papa Francesco aprendo i lavori del Concistoro straordinario in Vaticano dedicato proprio al tema della famiglia.

Rivolgendosi ai circa 180 cardinali giunti a Roma da tutto il mondo , il Pontefice ha affermato che "quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia e quanto è indispensabile la famiglia per la vita del mondo e per il futuro dell'umanità".

Il Papa ha ribadito che "la famiglia è la cellula fondamentale della società umana. La nostra riflessione avrà sempre presente la bellezza della famiglia e del matrimonio, la grandezza di questa realtà umana così semplice e insieme così ricca, fatta di gioie e speranze, di fatiche e sofferenze, come tutta la vita".

Francesco ha osservato che compito della Chiesa e dei lavori dell'assise cardinalizia sarà quello di "mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e di aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà, anche attraverso una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d'amore". Al Concistoro riunito nell'aula nuova del Sinodo, Jorge Mario Bergoglio ha chiesto di "approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che dobbiamo attuare, nelle condizioni attuali. Facciamolo con profondità e senza cadere nella 'casistica' perchè - ha spiegato il Papa- ciò farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro".

Anche il cardinale decano Angelo Sodano, nel suo saluto di apertura dei lavori, ha parlato della famiglia come "importante sfida pastorale" per la Chiesa cattolica. "Santo Padre - ha detto l'anziano porporato rivolgendosi a papa Francesco - certamente non le mancherà l'appoggio dei Padri Cardinali, che vogliono affrontare con una visione di fede e di speranza questa complessa stagione della storia umana".

La mattinata è stata poi dedicata alla lettura della relazione del cardinale Walter Kasper relativa in particolare alla situazione dei cattolici divorziati e risposati. Secondo quanto riferisce padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, Kasper ha espresso la volontà di "andare al di là del rigorismo e del lassismo, coniugando in modo credibile il binomio inscindibile tra la fedeltà alle parole di Gesù e la misericordia nell'azione pastorale della Chiesa".

Ricordando che "non è prevista la pubblicazione integrale della relazione, non perché contenga segreti straordinari ma perché scritta ad uso delle riflessioni dei cardinali", padre Lombardi si limita ad accennare alla possibilità che "la via della penitenza - come viene anche chiamato il sacramento della confessione o riconciliazione - possa essere il cammino per la soluzione alla difficile situazione in cui i divorziati risposati si trovano".

Il problema dei cattolici divorziati e risposati "è ben presente ed è trattato nella relazione con ampiezza, in modo differenziato, con una sezione dedicata esplicitamente ad approfondire questo tema", riferisce ancora padre Lombardi. Il binomio fra la fedeltà alle parole di Gesù e la comprensione della misericordia di Dio riguarda "sia la vita delle persone che l'azione pastorale della Chiesa", sottolinea il portavoce del Vaticano.

Il cardinale Kasper, nella relazione, "approfondisce anche le tematiche relative alla validità del matrimonio", citando ad esempio il discorso di papa Francesco al tribunale della Sacra Rota in cui Jorge Mario Bergoglio affermava che "la dimensione giuridica e la dimensione pastorale non sono in contrapposizione ma vanno tenute insieme, anche per quanto riguarda il giudizio sulla validità del matrimonio".

La relazione contiene poi "un invito alla saggezza e alla sapienza pastorale, alla 'discretio', al discernimento spirituale", in cui "ci si augura che sulla via di questa discrezione, nel corso del processo sinodale, si riuscirà a trovare una risposta comune, per poter testimoniare in modo credibile la Parola di Dio in situazioni umane difficili, con un messaggio di fedeltà ma anche di misericordia", andando appunto, come spiega padre Lombardi, "al di là del rigorismo e del lassismo, in coerenza con l'approccio indicato con chiarezza da papa Francesco".

Più tardi, in un messaggio inviato alla Pontificia Accademia della Vita, nel 20° anniversario della sua fondazione voluta da Giovanni Paolo II, il Papa ha ribadito il suo no a ogni forma di eutanasia. "La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o peggio per eliminare una persona". "La salute è certamente un valore importante, ma non determina il valore della persona - sottolinea il Papa - Inoltre, la salute non è di per sé garanzia di felicità: questa, infatti, può verificarsi anche in presenza di una salute precaria. La pienezza a cui tende ogni vita umana - afferma - non è in contraddizione con una condizione di malattia e di sofferenza".

In particolare, per quanto riguarda le persone anziane, Francesco ricorda che "la situazione socio-demografica dell'invecchiamento ci rivela chiaramente l'esclusione della persona anziana, specie se malata, con disabilità o per qualsiasi ragione vulnerabile". Ebbene, ammonisce il Papa, "la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l'indebolimento dell'organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l'abbandono, l'esclusione, la privazione di amore".

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