"Dio è più grande del nostro peccato!". Papa Francesco lo ricorda durante l'udienza generale in piazza San Pietro, chiamando i fedeli a ripeterlo più volte ad alta voce e sottolineando che "il perdono di Dio è la certezza che Lui non ci abbandona mai, qualunque cosa noi possiamo rimproverarci. Il perdono divino - spiega il Pontefice - è sommamente efficace, perché non nasconde il peccato ma lo distrugge, lo cancella alla radice: non come fanno in tintoria, quando cancellano le macchie dai nostri vestiti...".
Citando il salmo del 'Miserere' nell'Antico Testamento, una preghiera penitenziale, il Papa osserva che "la richiesta di perdono è preceduta dal riconoscimento e confessione della colpa e da umili sentimenti di pentimento e di ravvedimento".
Il Pontefice ribadisce che "Dio è l'unico che può liberare dal peccato e l'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno nella nostra vita è di essere perdonati, liberati dal male e dalle sue conseguenze di morte, che purtroppo la vita ci fa sperimentare. Quando si cade, ci si rialza. Come un bambino quando cade alza la mano verso la mamma o il papà affinchè lo rialzi, così dobbiamo fare noi quando per debolezza cadiamo nel peccato: alzare la nostra mano verso il Signore, che ci fa rialzare".
Esorta Francesco: "L'amore di Dio è un oceano di amore in cui possiamo immergerci, senza paura di essere sopraffatti. Dio ci ha creati per stare in piedi, anche dopo la caduta. Chi vuole essere perdonato, perdoni. Lui non ci abbandona mai: dobbiamo confidare nella misericordia divina e il perdono di Dio è il segno più importante della sua misericordia".