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Papa Francesco: "Gesù è venuto per rovinare Satana"

28 gennaio 2018 | 12.16
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AFP PHOTO / Alberto PIZZOLI - AFP
AFP PHOTO / Alberto PIZZOLI - AFP

Gesù ci libera da ogni schiavitù, anche da quella del Maligno. Lo sottolinea il Papa all'Angelus domenicale, alla presenza di fedeli e pellegrini arrivati da tutto il mondo, attingendo dal Vangelo del giorno nel quale viene raccontato l'esorcismo nella 'Giornata di Cafarnao' attraverso il quale Gesù è presentato come profeta potente in parole e in opere. "Egli entra nella sinagoga di Cafarnao di sabato e si mette a insegnare; le persone rimangono stupite delle sue parole, perché non sono parole ordinarie, non assomigliano a quanto loro ascoltano di solito. Gli scribi, infatti, insegnano ma senza avere una propria autorevolezza: si basano sulla tradizione, su ciò che prima di loro hanno detto Mosè e i profeti. Gesù, invece, insegna come uno che ha autorità, rivelandosi così come l'inviato di Dio, e non come un semplice uomo che deve fondare il proprio insegnamento sulle tradizioni precedenti. Gesù ha una piena autorevolezza", spiega il Papa.

Francesco racconta l'episodio dell'esorcismo: "Nella sinagoga di Cafarnao c’è un uomo posseduto da uno spirito immondo, che si manifesta gridando queste parole: 'Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!'. Il diavolo dice la verità: Gesù è venuto per rovinare il demonio. Questo spirito immondo conosce la potenza di Gesù e ne proclama anche la santità. Gesù lo sgrida, dicendogli: 'Taci! Esci da lui'. Queste poche parole di Gesù bastano per ottenere la vittoria su Satana, il quale esce da quell’uomo 'straziandolo e gridando forte'. Questo fatto impressiona molto i presenti; tutti sono presi da timore e si chiedono: 'Che è mai questo? Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!'. La potenza di Gesù conferma l’autorevolezza del suo insegnamento. Egli non pronuncia solo parole, ma agisce".

'Gesù, maestro e amico ci indica la strada e si prende cura di noi quando siamo nel bisogno'

Bergoglio spiega il senso del racconto evangelico: "Nel Vangelo vediamo che Gesù, nella sua missione terrena, rivela l’amore di Dio sia con la predicazione sia con innumerevoli gesti di attenzione e soccorso ai malati, ai bisognosi, ai bambini, ai peccatori. Il brano evangelico di oggi ci mostra che Gesù è il nostro Maestro, potente in parole e opere. Gesù ci comunica tutta la luce che illumina le strade, a volte buie, della nostra esistenza; ci comunica anche la forza necessaria per superare le difficoltà, le prove, le tentazioni. Pensiamo a quale grande grazia è per noi aver conosciuto questo Dio così potente e così buono! Un maestro e un amico, che ci indica la strada e si prende cura di noi, specialmente quando siamo nel bisogno".

Da qui l'invocazione a Maria: "La Vergine, donna dell’ascolto, ci aiuti a fare silenzio attorno e dentro di noi, per ascoltare, nel frastuono dei messaggi del mondo, la parola più autorevole che ci sia: quella del suo Figlio Gesù, che annuncia il senso della nostra esistenza e ci libera da ogni schiavitù, anche da quella del Maligno".

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