Il Pontefice all'Angelus in occasione della giornata di commemorazione dei defunti: "Ricordiamo le vittime delle guerre e delle violenze; tanti 'piccoli' del mondo schiacciati dalla fame e dalla miseria; i nostri fratelli e sorelle uccisi perché cristiani". Bergoglio alla messa dei Santi: "Per favore, pace e lavoro dignitoso"
"Oggi siamo chiamati a ricordare tutti, anche quelli che nessuno ricorda". Papa Francesco lo sottolinea nel corso dell'Angelus in piazza San Pietro, in occasione della giornata di commemorazione dei defunti. Esorta il Papa: "Ricordiamo le vittime delle guerre e delle violenze; tanti 'piccoli' del mondo schiacciati dalla fame e dalla miseria; i nostri fratelli e sorelle uccisi perché cristiani; quanti hanno sacrificato la vita per servire gli altri".
Bergoglio dice che "il ricordo dei defunti, la cura dei sepolcri e i suffragi sono testimonianza di fiduciosa speranza, radicata nella certezza che la morte non è l'ultima parola sulla sorte umana". "L'uomo - aggiunge - è destinato a una vita senza limiti, che ha la sua radice e il suo compimento in Dio".
Dal Papa, durante l'Angelus, è arrivato anche un saluto ai "volontari che fanno clown-terapia negli ospedali e che vedo qui in piazza San Pietro". "Continuate a fare questo, che fa tanto bene agli ammalati. Bravi!" è stato l'incoraggiamento di Francesco.