Papa: Nicolini, molto emozionata ma non sono tra i grandi della storia...

"Quando ho letto le parole di Papa Francesco sono rimasta sorpresa, anzi molto sorpresa. E' stata una emozione grandissima, anche se io non penso di essere paragonabile ai grandi della storia che il Pontefice ha nominato, però ha avuto certamente l'intuzione di capire che, in questo momento storico, era importante stare vicino ai 'piccoli' come me e a Lampedusa, che però è al centro di qualcosa di grande". Così, Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, commenta con l'Adnkronos le parole del Pontefice che oggi ha inserito Nicolini "Tra i grandi dell'Italia di oggi" insieme con il Capo dello Stato emerito, Giorgio Napolitano e l'ex ministro Emma Bonino. Il Papa intravede tra i "grandi dimenticati" nella cronaca dei nostri giorni "la donna sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini" per il modo in cui si è spesa a favore dei profughi.

"Il Papa è venuto a Lampedusa nel luglio 2013, prima del terribile naufragio del 3 ottobre che ha mostrato per la prima volta, con quelle 366 bare messe in fila, il dolore e la morte dei migranti - dice Giusi Nicolini - Papa Francesco è il grande profeta dei nostri tempi, ha anticipato l'attenzione che andava posta su Lampedusa. Ha visto questo puntino sulla carta geografica, che ha un ruolo strategico importantissimo, che per venti anni ha fatto il suo dovere con umanità e silenzio, e anche umiltà". "Il Pontefice è venuto qui prima ancora del naufragio e prima che tutti si rendessero conto che i numeri stavano aumentando a dismisure e che stava diventano una emergenza seria e drammatica. Siamo ancora in una fase in cui i numeri sono ancora sopportabili, da un continente di 500 milioni di abitanti - dice il sindaco - ma da lui c'è la visione di chi vede avanti che è un fenomeno che non si ferma e che non si risolve né con i muri né coni respingimenti in mare ma che anzi diventa sempre più grave e drammatico".