C'è il foro del proiettile nella Bibbia che don Andrea Santoro teneva all'altezza del cuore, il 5 febbraio 2006, quando è stato ucciso nella sua chiesa a Trebisonda in Turchia. E proprio ''quel libro sacro a lui tanto caro, conservato così com'è stato ritrovato nelle sue mani'', è stato mostrato stamani al Papa da Imelda e Maddalena, le due sorelle del sacerdote romano ''che ha scelto di essere fidei donum — spiegano — per aprire una finestra sul Medio Oriente e costruire un ponte di unità tra cristiani, ebrei e musulmani''.
''Siamo venute a parlare al vescovo di Roma di un prete che sentiva fortemente la sua appartenenza alla diocesi del Papa'' dicono le due donne, come riporta l'Osservatore Romano. Al Pontefice hanno chiesto in particolare ''una preghiera per nostra madre, morta un anno fa, che non aveva esitato a perdonare subito l'assassino del figlio''. (segue)