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"Papa ultimo socialista" per Saviano: le reazioni

07 febbraio 2022 | 14.53
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Bobo Craxi: "Intuizione felice". Bertinotti: "Bergoglio non ha bisogno di definizione secolare"

(Fotogramma)
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Bergoglio "ultimo socialista". Si alternano i commenti alla definizione che Roberto Saviano ha dato di Papa Francesco, ospite ieri di Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' su Raitre. "Saviano forse non si è accorto che in Sud America in tutte le elezioni ha vinto un socialista, dal Cile alla Bolivia. Di socialisti e comunisti anche senza partiti ne esistono moltissimi nella società, anche in Europa. Rispetto comunque la sua opinione. Credo poi che il Papa sia oltre le definizioni politiche, non ha bisogno di una definizione secolare" dice all'Adnkronos Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera e già segretario di Rifondazione comunista.

"Una volta il Pontefice - aggiunge Bertinotti - a qualcuno che gli ha chiesto se fosse comunista ha risposto 'ma no, io faccio vivere il Vangelo'. Le categorie della politica, più a sinistra, meno a sinistra, non si possono applicare al Pontefice e alle religioni in generale che hanno un codice forte e che nel caso in questione si definisce in rapporto al messaggio cristiano. In quel messaggio cristiano c'è l'apicalità di tutto ciò che vive nelle sue encicliche".

"Il Papa, secondo me, non ha bisogno di una definizione secolare, la sua testimonianza la trascende, è oltre, e in questo oltre c'è una critica all'economia di mercato, del profitto, dello scarto. Una critica radicalissima, certo, da parte del Papa (l'ha detto in tutte le encicliche) e che ha pochi eguali nel mondo, ma ha a che fare con il messaggio evangelico. Ha usato frasi bellissime il Papa: 'non siamo obbligati ad accettare il dominio dell'economia di mercato'. Ma il punto è che non si possono usare categorie della politica per definire un messaggio trascendente che è, ripeto, nel caso del Pontefice, il Vangelo e le sue encicliche", conclude.

"Beati gli ultimi, Saviano ha avuto un'intuizione felice perché in qualche modo Gesù è stato il primo socialista" commenta all'Adnkronos Bobo Craxi (Psi).

"Posto che in qualche modo Gesù è stato il primo socialista, nell'accezione del termine valoriale, e non nei sistemi di organizzazione dello Stato e delle società - dice Bobo Craxi - è evidente che il Papa, suo rappresentante in terra, può definirsi benissimo socialista. Il riferimento è all'umanesimo socialista e cristiano che hanno molto a che vedere, nel senso che hanno una natura e un'ispirazione comune. Altro è promuovere una simmetria tra sistemi di governo di una società e ispirazione valoriale".

"I socialismi sono stati tanti, c'è stato anche quello reale che si trasformò in una tragedia, mentre quello democratico e liberale è quello che in qualche modo si può ispirare ai valori del cristianesimo. In questo senso Saviano ha avuto un'intuizione felice. Che poi sia l'ultimo non lo spero, ma in ogni caso beati gli ultimi. Nel socialismo italiano - conclude - il fondo di anticlericalismo c'era e permane, ma ho visto che anche il Papa ha sviluppato una critica al clericalismo e in questo senso si è avvicinato a noialtri".

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