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Parigi nel panico, falsi allarmi a ripetizione. Evacuata place de la Republique

15 novembre 2015 | 11.04
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Polizia diffonde foto di un ricercato su Twitter

Parigi nel panico, falsi allarmi a ripetizione. Evacuata place de la Republique

Momenti di panico a Parigi per due allarmi alla Bastiglia e a place de la Republique che poi si sono rivelati falsi. Place de la Republique è stata evacuata dalla polizia. Centinaia di persone erano riunite lì per una cerimonia in ricordo delle vittime degli attacchi di venerdì.

POLIZIA DIFFONDE FOTO RICERCATO SU TWITTER - La polizia francese ha diffuso su Twitter la foto di un individuo ricercato attivamente per la sua implicazione negli attacchi. Il suo nome è Abdeslam Salah. Se disponete di informazioni, si legge, chiamate direttamente il numero 197, non agite da soli perché l'individuo è pericoloso.

Questa mattina c'è stato il ritrovamento di una seconda auto dei terroristi, usata nelle sparatorie compiute nei bar e caffè del 10mo e 11mo arrondissement. Una Seat Leon nera - riporta il sito di Europe 1 - è stata ritrovata abbandonata a Montreuil, alla periferia della capitale. Nell'auto, rende noto Le Figaro, sono stati trovati tre fucili Kalashnikov. Gli inquirenti hanno ormai la certezza che uno dei commando coinvolti negli attentati di Parigi è riuscito a darsi alla fuga.

Le forze dell'ordine erano sulle tracce dell'auto già da venerdì sera. Questo significa, si legge ancora, che dopo gli attacchi questo gruppo di terroristi ha abbandonato la città forse lasciando al passaggio un kamikaze, vicino Place de la Nation, quello che si è fatto esplodere nel caffè vicino al Boulevard Voltaire. Questo significa soprattutto - concludono - che gli assalitori hanno cambiato auto e proseguito la loro fuga, forse verso il Belgio.

TRE FRATELLI IMPLICATI NEGLI ATTACCHI, UNO E' IN FUGA - Negli attacchi, rivelano poi i media francesi, sarebbero implicati tre fratelli. Uno è un kamikaze, il secondo ad essere stato identificato. Un altro è stato messo in stato di fermo in Belgio e la procura belga ha smentito che sia stato rilasciato. Nei confronti di un terzo è stato spiccato un mandato di cattura internazionale.

Quest'ultimo sarebbe stato oggetto di un controllo mentre era alla guida di un'auto in Francia, venerdì verso le 21, poi sarebbe stato rilasciato perché i gendarmi non avrebbero notato niente di particolare. Lo scrive Le Monde, precisando che polizia e gendarmi ne hanno successivamente perso le tracce e che è stato poi emesso un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti.

Intanto si è appreso che le diverse operazioni condotte ieri in Belgio "si sono concluse con il fermo di 7 persone". Mentre nuove perquisizioni sono scattate questo pomeriggio sul territorio di Bruxelles.

Sei persone vicine a Omar Ismaïl Mostefai, il kamikaze francese identificato come uno degli autori dell'attacco al Bataclan a Parigi, sono in stato di fermo. Tra questi figurano il padre e il fratello, oltre alla moglie di quest'ultimo. I fermi sono stati decisi per consentire di procedere a verifiche, frequenti in questo tipo di inchieste, sottolineano i media francesi.

BELGRADO: TITOLARE PASSAPORTO SIRIANO PASSATO PER LA SERBIA - Oggi il ministero dell'Interno di Belgrado ha annunciato che il titolare del passaporto siriano trovato vicino al corpo di uno degli attentatori di Parigi era entrato il 7 ottobre in Serbia dove aveva presentato domanda di asilo.

"Uno dei presunti terroristi, A.A., al quale si interessano i servizi di informazione francesi è stato registrato il 7 ottobre al posto di dogana di Presevo dove ha formalmente chiesto asilo", ha affermato in un comunicato. La dogana in questione è al confine con la Macedonia. "Verifiche hanno permesso di confermare che si tratta della persona identificata in Grecia il 3 ottobre. Non vi erano mandati di arresto di Interpol su questa persona", ha aggiunto il ministero.

SOSPETTO FERMATO IN GERMANIA NEGA ACCUSE - Il sospetto montenegrino arrestato la settimana scorsa in Germania con esplosivi e fucili Kalashnikov nella sua auto si rifiuta di rispondere alle domande sugli attacchi di Parigi e nega ogni accusa. Lo ha affermato oggi la polizia. "Vogliamo parlare degli attentati, ma lui non vuole parlare. Almeno non su questo tema", ha dichiarato un portavoce della polizia bavarese senza poter confermare se l'uomo sia o meno legato agli attacchi. Ieri le autorità avevano annunciato che nella macchina e sul GPS dell'uomo era stato trovato un indirizzo in Francia. Sempre nell'auto erano stati trovati 8 fucili d'assalto, tre armi a mano e dell'esplosivo. L'uomo, 51 anni, ha affermato di volersi recare in Francia per visitare la Tour Eiffel e di non essere a conoscenza della presenza di armi ed esplosivi nella sua auto.

BILANCIO VITTIME - Il premier francese Manuel Valls ha reso noto questa mattina che 103 delle 129 vittime degli attentati sono state identificate dalle autorità e ha parlato di un numero di persone compreso tra le 20 e le 30 ancora da identificare.

FARNESINA CONFERMA LA MORTE DI VALERIA SOLESIN- In una nota, il ministero degli Esteri informa che, a seguito delle procedure previste dalle autorità francesi, è stato concesso alle autorità diplomatiche italiane l'accesso alla sala dell'istituto di medicina legale dove sono composti i corpi delle vittime degli attentati. Le autorità diplomatiche italiane hanno così potuto riscontrare corrispondenza con gli elementi identificativi forniti dalla famiglia di Valeria Solesin. Il riconoscimento formale spetterà ai familiari e potrà essere effettuato solo dopo la procedura di autopsia disposta dalla magistratura francese.

RIUNIONE STRAORDINARIA MINISTRI INTERNI UE - Come richiesto dal ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve, si terrà il 20 novembre a Bruxelles una riunione straordinaria del Consiglio giustizia e affari interni. Lo ha annunciato, a nome della presidenza lussemburghese dell'Ue, il vice premier e ministro degli Interni del Granducato, Etienne Schneider.

USA: RAID CONTRO IS VERRANNO INTENSIFICATI- Intanto Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale, in un'intervista alla Nbc ha affermato che gli Stati Uniti lavoreranno con la Francia per "intensificare" i raid contro l'Is. "Ci dovrà essere un'intensificazione dei nostri sforzi - ha detto - Siamo fiduciosi che nei prossimi giorni e settimane, lavorando assieme ai francesi, saremo in grado di intensificare i nostri attacchi contro l'Is sia in Siria sia in Iraq".

HOLLANDE DOMANI ALLE CAMERE - François Hollande interverrà domani nella sala dei Congressi a Versailles: per ascoltarlo 577 deputati e 348 senatori si riuniranno per una sessione congiunta. Si tratta della prima volta dal 2009. Oltre che ai parlamentari, si rivolgerà "a ciascun francese" e "alla comunità internazionale", ha dichiarato oggi il presidente dell'Assemblea Nazionale, Claude Bartolone.

Mercoledì al consiglio dei ministri a Parigi verrà presentato un disegno di legge per estendere di tre mesi lo stato di emergenza decretato venerdì. Il testo verrà esaminato dal Parlamento che deve - secondo la Costituzione - convalidare qualunque proroga del provvedimento oltre i 12 giorni.

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