cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 12:47
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Ue: Parlamento europeo, permettere ai rifugiati di lavorare

06 luglio 2016 | 09.17
LETTURA: 3 minuti

Ue: Parlamento europeo, permettere ai rifugiati di lavorare

Introdurre la possibilità per i rifugiati e i richiedenti asilo di lavorare nei loro Paesi di accoglienza può non solo aiutarli a ritrovare una dignità, ma anche ridurne, trasformandoli in contribuenti, l'onere sui bilanci pubblici. E le politiche d’inclusione dovrebbero comprendere l'apprendimento della lingua e fare particolare attenzione ai tassi di disoccupazione locali, soprattutto tra i giovani. E' quanto sostiene una risoluzione non vincolante approvata dal Parlamento europeo, con 486 voti favorevoli, 189 voti contrari e 28 astensioni.

Il testo, redatto dall'eurodeputato Brando Benifei (S&D), sottolinea che le procedure per la concessione dell'asilo e le condizioni per l'accesso al mercato del lavoro differiscono notevolmente in tutta l'Ue e come anche fra i rifugiati sussistano grandi differenze in età, istruzione e competenze di lavoro. E che i programmi d'inclusione dovrebbero mirare a essere un processo dinamico a due sensi tra rifugiati e comunità di accoglienza, in cui tutti i partner hanno diritti e doveri, mentre lo stesso processo si adatta alla situazione sul campo.

"Agevolare l'accesso dei rifugiati e dei richiedenti asilo al mercato del lavoro, all'alloggio, all'assistenza sanitaria, all'istruzione e alla protezione sociale restituisce loro dignità umana e autostima. Il lavoro li rende economicamente indipendenti e permette loro di ripagare la società, diventando contribuenti", si afferma. Gli eurodeputati ritengono, quindi, che per un rapido inserimento nel mondo del lavoro sia fondamentale una valutazione tempestiva, equa e trasparente, e il riconoscimento delle loro qualifiche.

Poiché in alcuni Paesi e regioni la disoccupazione giovanile e di lunga durata è ancora a livelli allarmanti, si evidenzia, l'assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo non dovrebbe essere finanziata a scapito di programmi per altri gruppi svantaggiati, ma con nuovi finanziamenti. Gli eurodeputati si oppongono all'idea di creare mercati del lavoro speciali per i rifugiati, sostenendo che il salario minimo nazionale dovrebbe essere applicato anche a loro.

Non solo. Parlare la lingua del Paese ospitante svolge un ruolo essenziale per un'efficace integrazione. Per questo, gli eurodeputati invitano gli Stati membri a istituire un sistema di formazione linguistica che colleghi strettamente la formazione linguistica generale a quella professionale.

La risoluzione sottolinea, infine, che la lotta contro ogni forma di discriminazione, di xenofobia e di razzismo deve essere intensificata. D'altra parte, i rifugiati dovrebbero avere accesso a corsi di orientamento in materia di diritti e valori fondamentali dell'Ue e l'inclusione sociale, compresi corsi sui diritti fondamentali, sui valori e sulla cultura.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza