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Parma sbanca San Siro 4-2 e prolunga crisi del Milan. Tris Atalanta alla Samp

16 marzo 2014 | 17.39
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Parma sbanca San Siro 4-2 e prolunga crisi del Milan. Tris Atalanta alla Samp

Il Parma torna a vincere, per 4-2, a San Siro contro il Milan dopo oltre 17 anni (dicembre 1996) e prolunga la crisi dei rossoneri, che incassano la terza sconfitta consecutiva in campionato.

L'Atalanta batte 3-0 la Sampdoria nel 'lunch match' del 28° turno di Serie A. Colpi doppi per Livorno e Sassuolo in chiave salvezza. Il 28° turno mischia ancora le carte nelle zone più calde della classifica e anche il Cagliari non può sentirsi al sicuro dopo la brutta sconfitta interna contro la Lazio.

MILAN-PARMA - Il Milan dopo il pesante 1-4 subito dall'Atletico Madrid e conseguente eliminazione dalla Champions League, deve fare i conti con la contestazione dei propri tifosi, che lasciano vuoto il secondo anello della Curva Sud, anima della protesta che ha anche portato, nel pre-partita, all'assalto al pullman della squadra.

In questo clima pesante l'incontro comincia nel peggiore dei modi per il 'diavolo' con l'espulsione di Abbiati dopo 5 minuti. L'estremo difensore di Abbiate Grasso travolge in area Schelotto lanciato da Cassano e l'arbitro Meli non ha dubbi: espulsione e rigore che il fantasista di Bari trasforma con sicurezza.

All'espulsione di Abbiati e alla rete il Milan reagisce coi nervi e con l'orgoglio, colpendo un palo con Balotelli al 18'. Angolo dalla sinistra, Kakà spizza di testa per il numero 45 che colpisce di prima intenzione, colpendo la parte esterna del legno, sugli sviluppi dell'azione, Mexes spara alto.

Gli uomini di Seedorf però vanno però spesso in affanno ogni qual volta il Parma, si presenta nella sua metà campo. I ducali in chiusura della prima frazione vanno vicinissimi al raddoppio, quando una deviazione di Mexes su cross basso di Cassani rischia di causare un clamoroso autogol, è bravo Amelia a metterci una pezza respingendo d'istinto.

L'inizio della ripresa è scoppiettante. Nel giro di 6 minuti, tra il 5' e l'11', c'è prima il raddoppio dei parmigiani ancora con Cassano , che pescato in area da un assist di Acquah mette a sedere De Jong con una finta e supera Amelia con un destro preciso e poi la rete dei rossoneri che accorciano le distanze con Rami, entrato da pochi minuti al posto del fischiatissimo Emanuelson. Il francese realizza di testa su azione di corner, svettando di forza tra Molinaro e Marchionni.

Al 18' della ripresa Donadoni toglie dal campo Cassano, che risponde con un applauso beffardo ai fischi riservatigli dal pubblico rossonero. Al suo posto Amauri. Il Milan torna a crederci e alla mezz'ora ringrazia Meli, che concede un rigore generoso per fallo di Obi su Montolivo. Balotelli spiazza Mirante e firma il 2-2.

I crociati non ci stanno e tre minuti dopo realizzano il gol che decide il match, grazie a un colpo di classe di Amauri, che di tacco insacca su cross di Schelotto. Nel quarto d'ora finale il Milan, complice un'evidente stanchezza, non riesce più a rendersi pericoloso, il Parma controlla senza affanni e trova nell'ultima azione del match il quarto gol con Biabiany, che di testa batte ancora Amelia.

I ducali ottengono la quinta vittoria consecutiva in trasferta e il sedicesimo risultato utile di fila e soprattutto salgono momentaneamente al quinto posto in classifica a 46 punti, in piena zona Europa League. Per il Milan che resta fermo a 35, in undicesima posizione, si tratta di uno dei momenti più bassi nei 28 anni della gestione Berlusconi.

ATALANTA-SAMPDORIA - Si interrompe la miniserie di due vittorie consecutive della squadra di Mihajlovic, che dall'arrivo del tecnico serbo stava tenendo una media europea.

La squadra di Colantuono si conferma compagine solida, soprattutto tra le mura amiche dell'Azzurri d'Italia, riuscendo a centrare la terza vittoria di fila con una prestazione molto convincente. Davanti agli occhi del ct azzurro Prandelli la partita è piacevole e divertente sin dalle prime battute con una leggero predominio territoriale dei nerazzurri ma con i blucerchiati in grado di rispondere con pericolosità.

La prima vera palla gol la confeziona l'Atalanta al 20', conquistandosi un calcio d'angolo sul quale Denis interviene di testa, spedendo la palla fuori di un soffio. Alla mezz'ora è bravissimo Consigli in due occasioni a negare il vantaggio ai blucerchiati, prima con un gran tuffo su un colpo di spalla di Soriano e poi deviando in angolo su un bel tiro di Regini.

Al 36' i nerazzurri sbloccano la partita con una bella azione corale. Estigarribia si accentra dalla destra, palla a Denis che la gira al volo per Carmona che di prima intenzione infila Da Costa.

La Sampdoria prova riorganizzarsi ma la squadra di Colantuono colpisce di nuovo al 42'. Angolo di Cigarini, Regini va a terra su un tocco allo stomaco di Benaluoane e Bonaventura sul secondo palo tutto solo colpisce di testa e insacca. Si va al riposo con un punteggio troppo penalizzante per i doriani.

Ad inizio ripresa l'Atalanta chiude il match con il decimo gol stagionale del Tanque Denis, che si sblocca dopo 5 partite a secco. Magnifica azione ispirata da Moralez con cross dalla destra per Denis, che sfrutta un buco della retroguardia blucerchiata e solo davanti a Da Costa ha tutto il tempo per aggiustarsi la palla sul destro e andare a bersaglio.

La Samp si arrende e gli orobici sfiorano il poker intorno al quarto d'ora ancora con l'argentino, che con una giocata da grande centravanti, si libera di un difensore e colpisce con un destro secco che si stampa sul palo alla sinistra dell'estremo difensore doriano.

Nell'ultima mezz'ora succede davvero poco, se non l'ingresso a 5 minuti dalla fine del capitano nerazzurro Bellini che colleziona la 400esima presenza in maglia atalantina. Dopo solo un minuto di recupero Cervellera fischia la fine.

In classifica i bergamaschi salgono a quota 37, issandosi momentaneamente al nono posto, mentre la Samp resta ferma a 34 in tredicesima piazza.

LIVORNO-BOLOGNA - Il Livorno batte il Bologna 2-1 e, se il campionato finisse oggi, sarebbe salvo. Al Picchi l'unica vera occasione del primo tempo è per gli amaranto, pericolosi all'11' con un colpo di testa di Paulinho fuori di poco. Poi in avvio di ripresa Di Carlo manda in campo Emeghara al posto di Belfodil e il Livorno chiude il match con un micidiale uno-due.

Il gol del vantaggio nasce proprio da un'iniziativa di Emeghara sulla destra: l'attaccante va sul fondo e mette in mezzo per l'accorrente Benassi che infila Curci con un destro a incrociare.

Al 53' il Livorno raddoppia in contropiede: sul cross basso di Benassi, Antonsson lascia strada libera a Paulinho che salta anche il portiere e deposita in rete. Sembra finita per il Bologna, ma nel finale il Livorno si complica la vita.

I toscani restano con un uomo in meno a dieci minuti dalla fine per l'espulsione di Mbaye per somma di ammonizioni e poi addirittura in nove all'85' per il rosso a Emeghara, che rimedia il secondo giallo per il fallo da rigore su Morleo.

Dal dischetto Lazaros non sbaglia il 2-1 e nel finale il Livorno trema. Il risultato, però, non cambia più. Il Livorno sale così a 24 punti e scavalca proprio il Bologna, ora terzultimo a -1.

SASSUOLO-CATANIA - Vittoria e sorpasso anche per il Sassuolo ai danni del Catania, ora fanalino di coda del campionato con 20 punti a -1 dagli emiliani. Al Mapei Stadium finisce 3-1 per i neroverdi.

Bergessio illude il Catania con il gol del momentaneo vantaggio nel primo tempo: al 32' l'argentino scatta sul filo del fuorigioco, controlla il pallone e infila Pegolo con un destro a incrociare. Gli etnei vanno al riposo in vantaggio ma dopo l'intervallo Di Francesco getta nella mischia Zaza, il Sassuolo si scuote e ribalta il risultato.

A dare il 'la' alla rimonta è proprio il neo-entrato al 56': Floro Flores va sul fondo a sinistra e serve al centro dell'area Zaza che non sbaglia l'1-1. Passano cinque minuti e il ribaltone è servito: solito cross di Floro Flores, incornata vincente di Missiroli e 2-1. E' il colpo del k.o. per gli etnei e nel finale il Sassuolo cala il tris con Sansone.

CAGLIARI-LAZIO - Dovrà fare attenzione anche il Cagliari, battuto in casa per 2-0 dalla Lazio e inchiodato a 29 punti. La Lazio mette in discesa il match al 19' con una veloce ripartenza: Gonzalez innesca Lulic che col sinistro infila Avramov.

Nella ripresa il tecnico dei sardi Diego Lopez manda in campo Pinilla al posto di uno spento Nené, ma proprio il cileno fallisce al 67' l'occasione del possibile pareggio. L'arbitro Irrati concede il rigore al Cagliari per un fallo di Biglia su Vecino, ma dagli 11 metri Pinilla manda fuori.

La Lazio respira, riparte e subito dopo chiude il match con Keita: Klose lancia a rete il baby attaccante che a tu per tu con Avramov non sbaglia il 2-0. Il sipario sul match cala definitivamente a un quarto d'ora dal termine, quando Conti alza il gomito in un contrasto aereo con Ledesma e rimedia il secondo giallo lasciando. In 10 uomini è davvero finita per il Cagliari.

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