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'Carovana della prevenzione', due nuove unità mobili per le donne disagiate

27 settembre 2017 | 17.30
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Taglio del nastro con rappresentanti Policlinico Gemelli e Komen Italia
Taglio del nastro con rappresentanti Policlinico Gemelli e Komen Italia

La t utela della salute femminile al centro del nuovo progetto 'Carovana della prevenzione', ideato congiuntamente dalla Fondazione policlinico universitario Gemelli e dalla Susan Komen Italia. L'iniziativa, presentata oggi a Roma, prevede l'attivazione di due nuove unità mobili - che si affiancano a una già operativa - per offrire gratuitamente prestazioni cliniche e diagnostiche di prevenzione, in particolare alle donne che vivono in condizioni di difficoltà. La carovana prenderà il via il 1 ottobre, mese della prevenzione dei tumori del seno, da Brescia e attraverserà 9 regioni italiane, dalla Lombardia alla Calabria.

Due recenti studi, promossi dall'Istituto superiore di sanità e dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna, sottolineano come anche in tema di salute il genere femminile viva una condizione di svantaggio rispetto agli uomini. Disuguaglianze che tendono ad accentuarsi in contesti socio-economici più sfavorevoli: infatti, gli stessi studi documentano come nelle famiglie a reddito basso o in condizioni di povertà e di emarginazione sociale, l'accesso a prestazioni sanitarie di qualità e le opportunità di educazione alla salute risultino più limitate perché si preferisce indirizzare i risparmi familiari verso altre esigenze primarie.

Per contribuire a ridurre queste disuguaglianze sono state rese operative tre unità mobili di prevenzione primaria e secondaria: quella mammaria, già esistente e donata dalla Fondazione Johnson e Johnson, e le due nuove, attivate con il progetto 'Carovana della prevenzione'. Di queste due, una è stata adibita per facilitare la diagnosi precoce dei tumori ginecologici e di altre neoplasie prevalenti nelle donne, mentre l'altra è stata attrezzata per consentire valutazioni funzionali di parametri antropometrici e abitudini di vita e offrire consulenze specialistiche e percorsi personalizzati utili all'adozione di stili di vita più corretti. A bordo il personale sanitario messo a disposizione dalla Fondazione Gemelli, affiancato dai volontari della Komen Italia.

"Accorgersi presto di un tumore, quando è negli stadi più precoci, vuol dire avere maggiori possibilità di guarigione, con cure meno invasive - spiega Riccardo Masetti, presidente della Susan G. Komen Italia - Ma molte donne non effettuano con regolarità gli esami di prevenzione secondaria che aiutano a proteggere la salute. Ciò è particolarmente vero nelle donne che vivono in condizioni disagiate".

I luoghi privilegiati dalla 'Carovana della prevenzione' saranno i quartieri periferici delle città italiane, le aree terremotate o colpite da calamità naturali, le Case circondariali, i conventi religiosi, i centri anziani e di accoglienza ai migranti.

"Lo sport e l'attività fisica come la nutrizione possono essere una vera medicina, sono strumenti essenziali per la tutela della salute - dichiara il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini - ed è importante educare i giovani ad adottare stili di vita sani". Il progetto è stato svolto sotto l'Alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità. L'iniziativa si avvale anche della collaborazione del Coni, del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, di istruzioni sanitarie e organizzazioni no-profit delle diverse regioni italiane e partner pubblici e privati.

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