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Sostenibilità: partnership Rio Mare-Amp Egadi, pesca illegale ridotta dell’85%

04 luglio 2017 | 14.45
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Pesca a strascico illegale ridotta dell’85% grazie al posizionamento di dissuasori antistrascico; 21 esemplari di tartarughe marine Caretta caretta salvate da settembre 2015; ritorno accertato della Foca monaca nelle coste siciliane. Sono i risultati del progetto triennale di Rio Mare realizzato insieme all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

Nel dettaglio, grazie al posizionamento di dissuasori antistrascico ripopolanti, 20 dei quali installati grazie a Rio Mare, è stato possibile ridurre la pesca illegale che danneggia i fondali, distrugge la prateria di Posidonia oceanica e riduce gravemente la fauna ittica. A partire da settembre 2015, poi, sono stati salvati 21 esemplari di tartarughe Caretta caretta, di cui il 64% ha raggiunto la completa riabilitazione dopo essere state ferite o trovate in difficoltà a causa di ingestione di plastica o lenze da pesca, interazioni con rifiuti galleggianti o impatti con barche.

Non solo, grazie a una delle sette foto trappola che Rio Mare ha contribuito ad installare nelle grotte delle Isole Egadi è stato anche registrato il ritorno della Foca monaca nelle coste siciliane, evento unico considerata la rarità di questa specie e la scarsità di informazioni sulla sua presenza nei nostri mari.

Tre i progetti finanziati. Oltre alla tutela della Posidonia oceanica, 'polmone verde' del Mediterraneo che fornisce rifugio e nutrienti a innumerevoli specie, contrasta l’erosione delle coste e combatte i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale, il progetto comprende il sostegno al Centro di Primo Soccorso delle Tartarughe marine a Favignana per il ricovero di esemplari feriti o in difficoltà e che svolge anche la funzione di centro visite, centro di educazione ambientale e laboratorio didattico (4.800 persone hanno visitato il Centro tartarughe nel 2016 e i numeri nel 2017 sono in forte crescita).

Inoltre, l’iniziativa voluta da Rio Mare ha previsto anche la gestione dell’Osservatorio della Foca monaca nel Castello di Punta Troia a Marettimo, uno spazio dedicato allo svolgimento delle ricerche finalizzate allo studio della Foca monaca oltre ad essere, in estate, centro visite e info point aperto al pubblico.

"Siamo molto orgogliosi dei risultati raggiunti da questa iniziativa - dichiara Luciano Pirovano, Corporate Social Responsibility Director di Rio Mare - Il sostegno all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, la prima iniziativa di questo genere in Italia, rappresenta appieno la sensibilità dell’azienda per la Responsabilità Sociale d’Impresa ed è un esempio tangibile dell’impegno di Rio Mare per la tutela dell’ecosistema marino, dell’ambiente e per la valorizzazione del territorio italiano, poiché mira a preservare uno dei patrimoni naturali più belli del nostro Paese, creando così valore condiviso sia per la comunità locale che per l’Italia".

"Il contributo di Rio Mare è stato determinante in questi anni per sostenere i nostri progetti più importanti, in un periodo in cui i finanziamenti statali si sono drammaticamente ridotti - dichiara Stefano Donati, direttore dell’Area Marina Protetta 'Isole Egadi' - Si tratta di un partenariato che ha pochi raffronti, e un esempio di come le aziende socialmente e ambientalmente responsabili possono giocare un ruolo importante anche per la salvaguardia dei beni comuni, come sono gli habitat e le specie protette".

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