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Pasqua, Alberto Balocco: "Bene vendite, 10 mln di colombe e uova cioccolato sugli scaffali"

31 marzo 2022 | 20.15
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Il presidente e ad della storica azienda dolciaria: "Aumentano anche i prezzi per rincari costi energia, materie prime e trasporti"

Pasqua, Alberto Balocco:

"La campagna di Pasqua complessivamente è buona per i volumi, sfioriamo i 10 milioni di unità tra uova di cioccolata e colombe pasquali che abbiamo immesso sul mercato e che pensiamo di vendere. Numeri interessanti, ora vediamo in queste ultime due settimane che ci separano dalla Pasqua come va, soprattutto nel week end che precede la ricorrenza, ci auguriamo che i consumatori continuino ad apprezzare i nostri prodotti". Ad affermarlo è Alberto Balocco presidente e amministratore delegato dell'industria dolciaria Balocco, in un'intervista all'Adnkronos.

Tuttavia, spiega, "i prezzi sono decisamente aumentati verso il retail e dal retail al consumo, perché abbiamo dovuto ribaltare sui prezzi gli aumenti dei costi dell'energia, delle materie prime e dei trasporti che non hanno colpito solo i prodotti per la prima colazione ma anche per i prodotti da ricorrenza come le colombe, in particolare la carenza di latte e derivati ha impattato in maniera devastante sulle quotazioni del burro (valori mai visti negli ultimi 30 anni) che è ingrediente centrale per i lievitati da ricorrenza, per la carenza dei grani e anche per l'aumento dei prezzi del grano tenero dovuto anche a speculazioni da far accapponare la pelle".

E' aumentato tutto anche il cartoncino per gli astucci, la carta e il cartone ondulato. "Di conseguenza per le colombe pasquali - sostiene Balocco - l'obiettivo è quello di confermare i volumi dell'anno scorso, magari con qualche piccolo aumento percentuale, e un aumento di fatturato del 15-20% che è da leggersi soprattutto come effetto inflattivo".

'La sfida ora è produrre i biscotti, dovremo fare i salti mortali'

Per le uova di cioccolato invece l'andamento è migliore sotto il profilo costi di produzione che hanno subito un lieve aumento del 5%, perché non c'è la farina, né il burro e neanche il cartoncino per gli astucci e quindi hanno avuto un impatto meno intenso rispetto ai prezzi, invece registriamo un aumento interessante dei volumi del 30%.

"La campagna sta per chiudersi, la produzione è ormai collocata, fatto salvi gli ultimi piccoli ordini da consegnare. Pensiamo di poter archiviare la Pasqua senza grossi danni la sfida è riuscire a produrre i biscotti, a non farli mancare ma dovremo fare i salti mortali per riuscire a trovare quello che serve per produrli". "Sono momenti sfidanti, il momento è veramente complesso perché ci siamo trovati dalla padella alla brace, pensavamo di aver visto il peggio con il covid e invece si scherzava..." conclude Alberto Balocco.

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