(Adnkronos Salute) - "In genere - continua Fiocchi - l'allergico alla frutta secca è molto 'ben educato'", cioè sa bene che durante i processi di lavorazione l'alimento 'incriminato' può finire anche in altri cibi, pur in minima quantità. "Tuttavia può succedere che vi siano reazioni, se il paziente non è più che avvertito".
Un secondo "nemico" nel menù di Pasqua è 'l'altro uovo': non quello di cioccolato bensì quello della gallina, ingrediente base di torte pasqualine, frittate e tante altre preparazioni tipiche. "L'allergia all'uovo colpisce il 2% circa dei bambini - prosegue l'esperto - e secondo i risultati dell'indagine 'Europreval' che abbiamo condotto con altri gruppi europei ed è in via di pubblicazione, l'uovo è l'alimento più a rischio allergie in età infantile". L'allergia alle sue proteine risulta quindi "ancora più diffusa tra i bimbi di quella al latte, che colpisce l'1,8-2% dei piccoli ma forse anche meno, sempre secondo i dati dello studio". Lo specialista del Bambino Gesù chiude con un consiglio: "I genitori dei bimbi con gravi allergie si svegliano ogni giorno con il compito di vigilare su tutto quello che i loro figli mangiano, leggendo con estrema attenzione la lista degli ingredienti. Ebbene - raccomanda Fiocchi - non devono assolutamente abbassare la guardia neppure in questi giorni, nonostante si moltiplichino le occasioni sociali inconsuete come i pranzi allargati o le gite fuori porta".