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Paziente a Codogno: "Qui per un esame ma altri mandati via"

21 febbraio 2020 | 11.40
LETTURA: 2 minuti

Paziente a Codogno:

dall'inviata Federica Mochi

Da questa mattina il pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, dove è ricoverato in condizioni serie il 38enne risultato positivo al coronavirus, è stato chiuso al pubblico. Ma alcuni pazienti sono riusciti comunque a effettuare delle visite ed esami ambulatoriali già programmati. "Ho appena fatto la gastroscopia - racconta all’Adnkronos una paziente all’uscita dall’ospedale con indosso una mascherina - funzionava il mio ambulatorio ma altri no. Io avevo appuntamento, sono arrivata stamattina e ho fatto l’esame". "Mi hanno detto che posso togliere la mascherina una volta fuori - spiega la donna, accompagnata dal marito - e comunque oggi hanno detto che il reparto ortopedia non funziona. C’era un’altra coppia che viene da Sant’Angelo ed è dovuta tornare indietro". All’interno della struttura non c’è panico e il personale sanitario, munito di mascherine, assiste chi si avvicina.

"Se siamo spaventati? No, quello no, però ora bisogna stare attenti". Il signor Angelo, 75enne residente a Castiglione d’Adda, è appena arrivato a Codogno per venire a trovare alcuni famigliari e amici. Nel paesino alle porte di Lodi da stamattina non si parla che di coronavirus, dopo il caso del 38enne positivo al test. "Io abito qui vicino, a Castiglione d’Adda - racconta all’Adnkronos - abbiamo sentito stamattina la notizia in tv e devo ammettere che la situazione non è molto simpatica". Angelo, ex dipendente di un allevamento di suini ormai in pensione, conosce solo di vista il 38enne e la sua famiglia. "Prima viveva a Castiglione - dice - poi si è trasferito qui a Codogno, mi dispiace e spero che le sue condizioni migliorino". Niente panico per il 75enne anche se un po’ di preoccupazione resta: "Certo - ammette il signor Angelo - Ora tutto dipende da dove sono andate queste persone prima di sentirsi male, bisogna stare attenti".

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