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Pd, anche Orlando sfida Renzi: "Mi candido per ricostruire il centrosinistra"

23 febbraio 2017 | 13.14
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"Ho deciso di candidarmi perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare solo prepotenza, perché credo ci voglia responsabilità e perché credo che il Pd debba cambiare profondamente per poter essere davvero utile all'Italia e ai problemi degli italiani, che ora vivono momenti difficili". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a margine di un'iniziativa a Ostia annunciando la sua candidatura alla segreteria del Pd.

Poi, nel pomeriggio, in un'affollata assemblea al circolo 'Marconi' di Roma, ha spiegato la sua strategia per vincere il congresso. "Io non mi preoccupo perché arriverò primo e chi arriverà secondo e terzo non si dovrà preoccupare di me - ha affermato - perché io sarò il segretario del Pd, il segretario di tutti. Penso di poter rappresentare il partito, tutto il partito, perché so di essere capace di ascoltare, parlare e unire". Ma gli obiettivi di Orlando non si fermano qui. "Mi candido per ricostruire il centrosinistra - ha precisato - e per essere il riferimento di tutto il centrosinistra".

"Non c'è stata nessuna costruzione o sceneggiatura - ha detto Orlando - Prima di decidere ho riflettuto fino all'ultimo momento e mi sono chiesto se potevo essere utile al partito e mi sono risposto di sì". L'obiettivo, il compito che si prefigge "è riconquistare pezzi di società che non necessariamente erano lontani da noi e che ora ci guardano addirittura con ostilità. Oggi riscontriamo - ha continuato Orlando - rabbia, delusione, malcontento, che ha alimentato le forze della nuova destra. Fin dalle prime battute di questa campagna congressuale voglio chiarire che non sentirete da me parole che potrebbe pronunciare un nazionalista, un populista o un sovranista, anche se, purtroppo, quelle parole sono entrate dentro di noi".

"Ma se noi usiamo gli stessi slogan, gli stessi argomenti e le stesse parole alla fine la gente voterà per loro. E io non voglio rassegnarmi allo spirito del tempo ma riconquistare il nostro popolo con le idee della sinistra", ha concluso.

"La candidatura di Orlando è un fatto positivo" per Michele Emiliano. "E' una brava persona, è stato un ottimo ministro dell'Ambiente e della Giustizia. Indebolisce sicuramente Renzi, perché se non si fosse candidato quei voti sarebbero andati a Renzi - ha detto Emiliano - Sono certo che con Andrea si potrà trovare nel seguito del congresso quella cordialità, quel senso del partito che manca completamente con l'ex segretario".

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