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Pd, Bertinotti: "Deve sciogliersi, è impedimento a nuova costituente della sinistra"

29 novembre 2022 | 14.21
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"Dem non ricomincino dall'esistente dove il morto si mangia il vivo, serve nuovo Epinay"

Pd, Bertinotti:

"Il Partito democratico deve sciogliersi perché costituisce un impedimento ad una nuova costituente della sinistra. In Francia il partito socialista non rinacque da una costola della relitta Sfio (Sezione Francese dell'Internazionale Operaia - ndr), ma dalla rottura radicale che Mitterand realizzò con il congresso di Epinay, da cui nacque un'altra bestia politica". Lo dice all'Adnkronos Fausto Bertinotti, già segretario di Rifondazione comunista e presidente della Camera, che prende spunto da un recente intervento di Achille Occhetto: "E' sempre stato un dirigente politico generoso. Secondo me percorre però una nuova illusione. Perché il suo ragionamento, che insiste molto sui valori, non è formato su un'analisi materiale né dei processi né del soggetto politico".

"Bisognerà chiedersi in primo luogo perché l'ipotesi in cui è nato il Pds prima ed il Pd poi sia così clamorosamente fallita. Certamente - analizza Bertinotti - hanno inciso la responsabilità, gli errori dei gruppi dirigenti, ma c'è qualcosa di più. Ed è il fatto che tutto il ciclo che possiamo chiamare post comunista, post socialista, che ha voluto mettersi alle spalle il Novecento afferrando per la coda il nuovo, è fallito ed ha finito con il divorare la sinistra che è rimasta impigliata nella rete del nuovismo senza arte né parte . Questa è la prima considerazione: non si può pensare di far rinascere la sinistra senza una discontinuità radicale con tutto il ciclo che è seguito la fine del partito comunista e socialista . Questo ciclo - sollecita il politico - va messo in discussione radicalmente, perché è quello che ha portato la sinistra ad essere semplicemente una forza di Governo ; e perché ha sostituito il paradigma della governabilità con l'idea della trasformazione socialista". "Senza questa rottura di fondo che va alla radice dell'errore interpretativo con cui la sinistra italiana reagisce alla fine del novecento - rimarca - non c'è verso di risorgere".

'Soggetto irriformabile, come l'Urss...'

Secondo Bertinotti, ciò che va indagata è la costituzione materiale del Pd: "Ci sono momenti nella storia in cui bisogna riconoscere che il soggetto di cui si parla è diventato irriformabile: questo vale per le grandi storie come quella dell'Unione sovietica, ma anche per le piccole storie, i partiti". Non è trascurabile la prassi, "il fatto che il Pd sia stato il partito del governo, connotando in questo senso i gruppi dirigenti, i modi di essere, le costruzioni del partito, la cancellazione delle agende culturali che animavano la storia precedente della sinistra italiana. Ecco perché per potere avere una credibilità il Pd deve uscire fuori da quel recinto e ricominciare da capo, non dall'esistente, perché nell'esistente il morto si mangia il vivo".

Per la sinistra secondo Achille Occhetto "è più difficile che per la Destra parlare semplice perché conosciamo la complessità". Che ne pensa? "Non è vero, anzi la sinistra ha avuto una chiave di volta straordinaria in quella cosa scioccamente demonizzata che è l'ideologia . Quando i socialisti e i comunisti hanno animato la storia del paese lo hanno fatto: con un rapporto di massa che tutti conoscono: insediamento sociale, partiti, sindacati, organizzazioni culturali, riviste, giornali, una rete enorme; e con una ideologia, una chiave interpretativa del mondo. E' la chiave interpretativa che ti consente non di banalizzare le interpretazioni ma di spiegare in modo semplice le cose difficili. Se si vuole far capire cosa è il capitalismo si usano termini precisi, come 'padroni'. Vede la storia come è chiara? E' una semplificazione? No, è una chiave interpretativa: con addirittura una sola parola, si penetra un mondo".

"La sinistra - conclude - non è complicata, è confusa. Il problema è la sua rinuncia ad essere una forza antagonista ". "Il tema è lì. Alla conclusione del congresso di Epinay, Mitterand si rivolse all'assemblea di schegge socialiste e tradizioni francesi e disse: cari compagni chi non è contro il capitalismo esca da questa sala. Così si fonda qualcosa. Con scelte radicali, non con discorsi generosi". (di Roberta Lanzara)

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