''Avevo avuto gia' modo di parlare dell'idea di una convenzione dove riflettere sullo spartiacque di questi mesi. Io propongo di vederci a Roma, sabato 12 aprile. Non la immagino come una ripartenza (siamo ripartiti troppe volte). La penso come una giornata dove si discute sul futuro dell'Italia e su come la nostra storia si ricolloca nella nuova storia d'Europa. Dove si ragiona, allungando lo sguardo, oltre i confini di gruppi e correnti e si immagina un riformismo radicale dentro un nuovo inizio decidendo a quel punto anche come organizzarsi. Per me il congresso e' finito. Ha vinto Renzi, largamente'', Gianni Cuperlo, su Facebook, chiede di aprire un confronto sul partito e di ''riscoprirsi umili''.
''La voglia di cesura col ventennio e' stata intrattenibile. A dire il vero -dice- non immaginavo che tutto potesse consumarsi in un paio di mesi, e mi sbagliavo. Dicembre e' l'altro ieri, eppure siamo a marzo e dopo un passaggio traumatico il segretario gia' guida un esecutivo nuovo''. Cuperlo condivide la scelta di Renzi di non inserire il suo nome nel simbolo alla prossima sfida elettorale e chiede di correggere il decreto sul lavoro.