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Pd, da Direzione ok all'adesione al Pse Fioroni unico contrario: ''Netto dissenso''

27 febbraio 2014 | 19.56
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Pd, da Direzione ok all'adesione al Pse Fioroni unico contrario: ''Netto dissenso''

La Direzione del Pd ha approvato l'adesione al Pse con 121 sì. Due gli astenuti e un voto contrario (Beppe Fioroni) su 125 presenti.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha spiegato che l'adesione al Pse è stata oggetto di "una lunghissima questione all'interno nel Pd". Ma, ha sottolineato, "il dibattito sull'Europa per definizione non finisce oggi. E' il tema del nostro futuro. E' evidente che per alcuni è un punto di arrivo, ma per una parte di noi più giovani è un punto di partenza", ha detto Renzi.

"La prossima settimana Guerini - ha annunciato -, come coordinatore della segreteria, incontrerà i segretari regionali per prepararsi alle elezioni europee". "In questi 15 giorni facciamo le riunioni per le candidature e l'inizio della campagna elettorale" per le europee, ha continuato.

Beppe Fioroni, unico voto contrario in Direzione, ha detto di giudicare l'ingresso nel Pse un passaggio affrontato con troppa "superficialità", un "errore molto grave". "E' una ferita nel corpo di un partito nato con altre aspettative. Per questo intendo formalizzare il mio netto dissenso". "Ribadendo l'indisponibilità di morire socialdemocratici, auguro a voi tutti di vivere intensamente da democratici", ha concluso.

A replicare a Fioroni è Massimo D'Alema. "Tra di noi c'è chi non vuole morire democristiano, chi non vuole morire socialista. Ecco mi atterrei alla prima parte che ci mette tutti d'accordo...", ha dichiarato. "A Fioroni vorrei dire: quando noi abbiamo dato vita all'Ulivo, dall'altra parte c'era l'anomalia Berlusconi. Ma oggi Berlusconi sta nel Ppe e rischiamo noi di essere l'anomalia....", ha sottolineato il presidente della Feps.

"Sono pronto a fare un seminario con Fioroni - ha aggiunto - per fargli capire quanto è forte la presenza della tradizione popolare nel Pse. Non è vero che il movimento socialista europeo è estraneo al cattolicesimo sociale, anzi ha avuto un'influenza enorme".

Per Massimo D'Alema l'ingresso dei dem al Pse "è uno sbocco naturale. Noi facciamo una scelta politica e non ideologica". ''Altro che resa, è un grande passo in avanti", ha sottolineato D'Alema.

Renzi ha scherzato così sul botta e risposta che ha visto protagonisti il presidente della Feps e l'esponente ex Ppi: "Comprerò i pop corn per assistere all'epico scontro D'Alema-Fioroni sul ruolo dei cattolici nella sinistra europea".

"Soddisfatto" per il via libera Pier Luigi Bersani , che da segretario Pd aveva gestito tutti i passaggi per l'adesione del Pd nel Pse, inclusa la creazione di una Alleanza mondiale dei progressisti. "C'è stato un passo avanti da parte di tutti: del Pse che si apre a istanze democratiche e non solo socialiste e del Pd che entra a far parte di una delle più grandi famiglie politiche d'Europa", ha dichiarato.

Per il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, il via libera all'adesione al Pse "sancisce il completamento di un percorso che viene da molto lontano". ''La stagione della sola austerità va chiusa - ha dichiarato -. Ma il tema non è dare un giudizio sulle politiche che ci sono state, sebbene abbiano avuto modalità e tempistiche non opportune, ma decidere cosa si fa oggi. Non è nella corde né del Pd né del nostro governo mettere in discussione i parametri" Ue, "il punto è quello di essere credibili per chiedere una maggiore flessibilità per far ripartire la crescita. Tanto più saremo credibili, tanto più lo potremo fare"

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