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Pd, Nobili (Iv): "Auguri a Letta, spero ritrovi strada riformismo e si divincoli da M5S"

13 marzo 2021 | 20.51
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(Fotogramma)
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"Rispetto Zingaretti e la scelta che ha fatto, rispetto per Enrico Letta che si è messo a disposizione del suo partito. Non sta a me dare giudizi e indicazioni, mi limito a fare un augurio al Pd: spero che questa occasione sia propizia per rivedere alcune scelte politiche degli ultimi anni, a partire da una certa subordinazione alle idee, alle modalità e alle dinamiche politiche del M5S". Come a ogni persona che si appresta a iniziare un nuovo cammino, il deputato di Iv Luciano Nobili fa gli auguri a Enrico Letta, alla vigilia della sua elezione alla guida del Pd.

"Quando me lo chiedono - spiega Nobili in un'intervista all'Adnkronos - rispondo volentieri, ma aggiungo di non avere titolo per parlare di vicende interne al Pd. Ovviamente seguo con rispetto e attenzione quello che accade, perché è un partito con cui siamo alleati, dal quale provengo ed è una comunità politica importante alla quale ho appartenuto per tanti anni".

"Tuttavia, considerando le ultime vicende del Pd sono contento di aver preso un'altra strada e di aver contribuito a fondare Italia Viva, perché mi sembra che, ancora una volta, nel Pd prevalgano discussioni interne che spesso sono più dure e più forti di quelle che il Pd ingaggia con gli avversari politici. Questo rimane un problema che si è manifestato anche in passato quando toccò a noi avere a che fare con un fuoco amico che era più forte di quello esterno".

L'ampia maggioranza che si profila, potrà metterlo al riparo dai condizionamenti delle correnti? "Prima di Letta - ricorda il deputato di Iv - abbiamo avuto segretari, a partire da Matteo Renzi, che ha vinto per due volte le primarie con il 70% dei consensi degli elettori e non dell'assemblea che, lo ricordo, è un organo del partito, consensi che non sono bastati a metterlo al riparo da un clima di conflittualità interna permanente. Quindi se guardiamo alla storia, direi di no. Vedremo, anche in questo senso non si possono non fare gli auguri di buon viaggio".

La relazione politica tra Letta e Renzi si è conclusa in modo burrascoso. Le ruggini del passato si normalizzeranno all'insegna della realpolitik? "I rapporti con Iv non cambiano - replica Nobili - nel senso che Pd e Iv sono alleati nella maggioranza che sostiene il governo Draghi che, lo ricordo, abbiamo contribuito a far nascere e che pensiamo sia la soluzione migliore per il Paese. Quelle che saranno le future collaborazioni con il Pd sono tutte da scrivere".

"Noi siamo felici della strada che abbiamo preso con Iv, che è una strada alternativa a sovranisti e populisti. Se il Pd vuole riscoprire se stesso e la sua vocazione riformista, nei prossimi anni lavoreremo insieme; ma se preferisce l'abbraccio con il M5S, è chiaro che non ci resterà che prenderne atto e farcene una ragione".

"L'alleanza strategica con i 5Stelle e il rapporto che hanno voluto stringere con Grillo - continua l'esponente di Iv - è innaturale, contraria al dna e alla natura fondativa del Pd. Mi continuo a chiedere dove potrà condurli questo abbraccio. Faccio l'augurio al Pd di ritrovare, con Letta, nei prossimi mesi, la strada del riformismo. Quando e se la ritroverà, Iv sarà pronta nuovamente a camminare insieme".

Si può prevedere quali ripercussioni potrà determinare la nomina di Letta alla guida del Pd, sul governo Draghi? "E' troppo presto e non abbiamo le basi per poter dire quali effetti potrà avere la segreteria Letta sulla marcia del governo. Il Pd ha i suoi ministri e sottosegretari e immagino che continuerà a sostenerlo anche con Letta. Il punto sul quale occorre interrogarsi, se mai, rimane il rapporto con il governo Conte nei confronti del quale il Pd ha proprio rinunciato a dettare, anche insieme a noi, un'agenda riformista. Adesso, fortunatamente, l'agenda a questo governo l'ha scritta Mario Draghi di suo pugno. Quindi si tratta solo di assecondarne il percorso e di non ostacolarlo".

"Questa - conclude Nobili - è una legislatura nata tre anni fa dal trionfo di populisti e sovranisti. Se tre anni dopo a palazzo Chigi c'è Mario Draghi, che ha portato un'agenda diametralmente opposta a quella con cui Lega e 5Stelle erano andati al governo e se Lega e 5Stelle sono ora costretti a sostenerlo, rinnegando buona parte delle cose che hanno raccontato agli italiani, questo è un po' un merito che va riconosciuto a Italia Viva".

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