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Pd, Orlando replica a Saviano

10 settembre 2020 | 21.26
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"Attacca unica forza contro destra e populismo"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Quello di Roberto Saviano nei confronti del Pd e del segretario Nicola Zingaretti, "è un intervento a mio avviso sbagliato. A pochi giorni dalle elezioni regionali Saviano ritiene opportuno attaccare l'unica forza che in questi anni si è battuta contro la destra e il populismo". Lo ha affermato il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ospite di Tg 2 Post.

"Non credo che Saviano abbia manifestato quelle opinioni per opportunismo, immagino che l'avrà detto perché ne è convinto", aveva detto Orlando a margine di un'iniziativa elettorale.

"Sono un ammiratore di Saviano, l’ho sempre difeso quando per il suo impegno civile è stato aggredito. L’ ammiro per il suo coraggio, per ciò che ha scritto e per come lo ha scritto, senza stereotipi e luoghi comuni. Non posso dire altrettanto dello stile delle sue considerazioni politiche". si legge ancora in un post su Facebook.

"Ieri ha mandato “a cagare” un partito politico e il suo segretario perché non lo aggradano. Oggi copre di insulti un ministro dello stesso partito perché si permette di difendere una comunità politica dai suoi insulti. Gli insulti sono peraltro singolari -spiega il vice segretario del Pd-. Non so, infatti, se al tempo della disintermediazione e della post democrazia dire che uno è “ il più accreditato garante dei potentati dc” abbia ancora un qualche nesso con qualche fenomenologia esistente".

"Non so nemmeno, alla luce dell’esito non proprio esaltante della cosiddetta seconda repubblica, se si possa considerare un insulto il riferimento alla Dc. Lo dico io che democristiano non sono mai stato. Ma non sono tanto gli insulti, che ormai sono norma, a colpirmi. Quello però che mi sorprende di più è che Saviano si produce in esercizio che ha brillantemente descritto in molte occasioni", prosegue Orlando.

"E soprattutto subito. Non si limita, infatti, a replicare agli argomenti altrui. Si incarica di valutare se in ragione di requisiti morali, culturali, curriculari l’interlocutore abbia titolo appunto ad interloquire -prosegue l'esponente del Pd-. Saviano sa dove porta questa china. E speriamo che in futuro si sottragga".

"Si’ Saviano, non abbiamo risolto tutto, c’è ancora molto da fare. Il Pd in parlamento ha poco più del 10% dei seggi ma raccoglie il 90% per cento degli strali. Degli avversari, ca va sans dire. Degli “amici” opinionisti, perché si “poteva fare di più” e che nella fattispecie ci indicano la via della toilette, mentre siamo impegnati in una campagna elettorale niente male, per difendere anche le ragioni di chi la pensa come Saviano", prosegue.

"Per fortuna ci sono tante persone che si sono accorte che un anno fa eravamo a Visegrad e ora siamo in Europa dove dobbiamo stare, aiutando l’Unione a cambiare. Basterebbe alzare un poco il capo per guardare che cosa è toccato a chi ha dovuto affrontare il virus sotto la conduzione della destra. Questo non cancella i limiti ma questo non può essere cancellato neppure dalla più indignata critica. Saviano può permettersi il lusso di non tener conto delle condizioni date. Forse l’Italia no", conclude Orlando.

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