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Conflitto interessi: nuovo testo Pd, regioni e dirigenti Pa 'punibili'

10 giugno 2015 | 16.57
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Il relatore Sanna: "Entro l'estate via libera definitivo, accordo con altri partiti sul 70% delle norme".

Conflitto interessi: nuovo testo Pd, regioni e dirigenti Pa 'punibili'

Il Partito democratico, sulla scia delle intenzioni del governo, accelera alla Camera sul conflitto di interessi. Il relatore del provvedimento, Francesco Sanna, ha inviato un 'decalogo' agli altri partiti sui punti chiave della riforma per poter definire al più presto un testo unico che riunisca le diverse Pdl depositate in prima commissione: "La scadenza che abbiamo è quella di arrivare all'ultima settimana di giugno in aula, ma comunque entro l'estate di chiudere con il voto definitivo", spiega Sanna all'Adnkronos.

Tra gli elementi chiave del nuovo testo messo a punto dal Pd c'è' l'allargamento della 'platea' cui si applicano le norme sul conflitto: "Passiamo dai membri di governo al concetto di cariche pubbliche", dice ancora il relatore che coordina il lavoro del comitato ristretto che sta scrivendo il testo. Quindi, tutto il governo ma anche le alte cariche dello Stato (dai direttori generali dei ministeri ai capi Dipartimento) fino ai membri delle Autorità per finire a regioni e (una volta definiti i meccanismi) comuni.

Ma non è tutto, perchè tra le novità c'è anche quella di chiarire con precisione maggiore rispetto al passato quali sono i soggetti 'passibili' di conflitto: "Sarà definita la figura del vero e proprio proprietario dell'azienda che opera in conflitto, oltre ovviamente al responsabile, evitando le interpretazioni equivoche del passato", dice Sanna aggiungendo: "L'obiettivo resta quello di fare la legge con tutti e sul 70% del nuovo testo abbiamo già riscontrato la disponibilità di gran parte dei gruppi politici".

tra le sanzioni, una sorta di sfiducia parlamentare e la decadenza

Il 'nuovo' conflitto di interessi, a differenza che con la legge Frattini, avrà un "approccio preventivo" e sarà affidato alla verifica di un organismo creato ad hoc: "O ci si affida come oggi all'Antitrust oppure si mette in condizione una Autorità indipendente, non creandola ad hoc, di occuparsene: un collegio eletto sul modello della Coste costituzionale o del Csm", siega sempre Sanna.

Nella legge verrano tra l'altro definiti gli ambiti in cui ci potrà essere conflitto, dalle Tcl alla Difesa, e con l'allargamento alle regioni ci sarà di fatto un 'aggiornamento' delle norme su ineleggibilità e incompatibilità. Novità anche per quel che riguarda le eventuali sanzioni, nel nuovo testo in caso di conflitto si prevede la rinuncia all'incarico o l'affidamento del patrimonio a un 'blind trust'. Aperta la discussione sulla possibilità di arrivare alla vendita del patrimonio.

Spiega sempre Sanna: "In America è così, noi ci stiamo lavorando". Di certo, l'obiettivo è quello di prevedere tra le sanzioni per i membri del governo una segnalazione al presidente del Consiglio, della Repubblica e al Parlamento con la previsione di un meccanismo simile a quello della sfiducia parlamentare. "Per gli altri soggetti in conflitto si può intervenire per legge sulla decadenza", dice sempre Sanna che sottolinea ancora: "Vorremmo fare una legge il più possibile non soggetta a interpretazioni. Non siamo per la giurisprudenza creativa, quindi elasticità ma precisione delle norme".

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