(Adnkronos Salute) - La selettività alimentare - continua la nota dell'ospedale capitolino - è un disturbo che riguarda circa il 30% dei bambini, con il picco di incidenza intorno ai 2-4 anni (13%). Di questi bambini, circa la metà perpetua il comportamento oltre questa età, con una tendenza alla cronicizzazione.
A influenzare selettività e neofobia sono soprattutto l'alimentazione nei primi anni di vita e le 'cattive' abitudini familiari. Come rivela uno studio condotto su un campione di bambini da 1 a 3 anni, il 38% consuma le pappe davanti alla tv, il 25% non mangia a tavola con mamma e papà e 1/3 dei genitori obbliga i propri figli a finire il pasto.
Sul versante nutrizionale, invece - conclude il 'Bambino Gesù' - l'indagine ha evidenziato eccessi nell'apporto di proteine animali che possono portare allo sviluppo di obesità. Buono, invece, il consumo di verdure e frutta: solo il 17% dei genitori dichiara di non riuscire quasi mai a fargliele mangiare. Peccato che questa abitudine si perda nel tempo, dai 4-5 anni in poi, come pure l'abitudine alla prima colazione.