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Pedofilia, cardinale Pell prosciolto da Alta corte Australia

07 aprile 2020 | 07.51
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Ribaltata la sentenza di condanna a sei anni. L'ex tesoriere vaticano: "Corretta una grave ingiustizia"

(AFP) - AFP
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L'Alta Corte australiana ha prosciolto dalle accuse di pedofilia il cardinale George Pell, accuse per le quali era stato condannato a sei anni di prigione. In un primo commento dopo la sentenza, l'ex tesoriere vaticano ha commentato che è stata "corretta una grave ingiustizia".

L'Alta Corte ha dunque ribaltato la sentenza di condanna a sei anni della Corte d’Appello emessa nell’agosto dell’anno scorso che confermava la decisione del Tribunale di Melbourne del dicembre 2018. Il porporato 78enne, che si è sempre dichiarato innocente, è tornato in libertà, ha lasciato il carcere di Barwon per recarsi in un istituto religioso presso Melbourne, riferisce Vatican news.

I sette giudici dell’Alta corte australiana hanno deciso il verdetto all’unanimità in base al fatto che c’è una ragionevole possibilità che il reato non sia avvenuto e che quindi ci sia una significativa possibilità che una persona innocente possa essere condannata.

Il cardinale Pell, dopo la decisione dell'Alta Corte, ha ribadito di aver "costantemente sostenuto" la sua innocenza e che l’ingiustizia che ha ricevuto è stata ora sanata. Rivolgendosi alla persona che lo ha accusato per un fatto avvenuto negli anni ‘90, a quel tempo un chierichetto della Cattedrale di Melbourne, il porporato ha detto di non provare risentimento. "La base della guarigione a lungo termine - ha affermato - è la verità e l'unica base della giustizia è la verità, perché giustizia significa verità per tutti". Il porporato ha ringraziato i legali e tutti coloro che hanno pregato per lui e lo hanno aiutato e confortato in questo tempo difficile.

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