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Pedofilia, Mons. Tomasi: ''Sorpresa per le affermazioni scorrette dell'Onu''

05 febbraio 2014 | 15.50
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Pedofilia, Mons. Tomasi: ''Sorpresa per le affermazioni scorrette dell'Onu''

"Sorpresa" per "le affermazioni, alcune molto scorrette" fatte dal Comitato Onu sui diritti del fanciullo viene espressa da monsignor Silvano Tomasi, osservatore permanente del Vaticano presso l'ufficio Onu di Ginevra, intervistato da Radio Vaticana dopo le accuse alla Santa Sede in tema di pedofilia.

Premettendo che "bisognerà aspettare, leggere attentamente e analizzare in dettaglio quanto scrivono i membri della Commissione Onu", monsignor Tomasi non nasconde che "la prima reazione è di sorpresa, perché l'aspetto negativo del documento prodotto sembra quasi che fosse già stato preparato prima dell'incontro del Comitato con la delegazione della Santa Sede, la quale ha dato in dettaglio risposte precise su vari punti che non sono state poi riportate nel documento conclusivo o che almeno non sembrano essere state prese in seria considerazione".

Per l'Osservatore permanente del Vaticano presso l'Ufficio Onu di Ginevra, "di fatto, il documento sembra quasi non essere aggiornato, tenendo conto di quello che in questi ultimi anni è stato fatto, con le misure prese direttamente dal Vaticano e dalle singole Conferenze Episcopali: manca la prospettiva corretta e aggiornata che ha visto una serie di cambiamenti per la protezione dei bambini difficili da trovare in altri istituzioni o addirittura in altri Stati". Inoltre, "alcune affermazioni fatte sono molto scorrette".

Per monsignor Tomasi, "sembrava un dialogo costruttivo" quello aperto dal Vaticano con il Comitato Onu "e penso che debba rimanere tale". Tuttavia, "viene la tentazione di dire che probabilmente quel testo era già scritto e che non riflette quello che era andato avanti. Noi non abbiamo niente da nascondere - sottolinea il rappresentante della Santa Sede - e con serenità risponderemo agli interrogativi che ancora rimanessero, in modo che l'obiettivo fondamentale che si vuole perseguire, ovvero la protezione dei bambini, possa essere raggiunto. Probabilmente - aggiunge infine monsignor Tomasi - delle Ong che hanno interessi su questioni come l'omosessualità e il matrimonio gay hanno certamente avuto le loro osservazioni da presentare e in qualche modo hanno rafforzato una linea ideologica".

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