“Ho un sogno. Quello di arrivare alla pedonalizzazione totale dei Fori nel corso di questa Consiliatura”. Così Ignazio Marino si presenta ai romani poche ore dopo aver conquistato lo scranno più alto della Capitale. Il sindaco dimissionario ha sempre puntato su quello che era stato uno dei suoi punti forti della campagna elettorale. “Tra 25 anni nessuno si ricorderà il nome del sindaco del 2013, ma tutti potranno godere della pedonalizzazione di un'area così affascinante". Per arrivare poi all’estate appena trascorsa, quando il Campidoglio fa sloggiare camion-bar e venditori ambulanti perché, dice il primo cittadino, “tutti devono poter vedere i Fori come li ha visti Obama”. Nel mezzo, oltre due anni vissuti pericolosamente, fra proteste di cittadini e negozianti e ricorsi al Tar.
"Noi dobbiamo scegliere se vogliamo le automobili o se vogliamo custodire e valorizzare i nostri monumenti. Io non credo che in una città di altri Paesi del mondo, penso a Londra, Sidney, San Francisco, se avessero il Colosseo, che è il monumento probabilmente più noto del nostro pianeta, lo avrebbero trasformato in una rotatoria spartitraffico - dice Marino in un’intervista nel giugno 2013 - Credo che dobbiamo restituire alla storia questa passeggiata incredibile nei Fori Imperiali".
Passa poco meno di un mese e, tra le polemiche, partono i primi lavori per la pedonalizzazione. Il 13 luglio 2013 iniziano gli interventi in via Labicana per arrivare ad agosto allo stop delle auto private tra Largo Corrado Ricci e l'Anfiteatro Flavio. Sulla vicenda il sindaco sfoggia i risultati di un sondaggio realizzato fra oltre 24mila cittadini in cui oltre il 70% si dice favorevole all’intervento.
Nel frattempo, a due giorni dalla chiusura al traffico privato dell'area che va da largo Corrado Ricci al Colosseo, dall'Esquilino a rione Monti, commercianti e residenti dei quartieri storici della Capitale annunciano una serrata e una manifestazione contro la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Il primo passo del ‘sogno’ del sindaco è però compiuto e viene celebrato con l’evento della Notte dei Fori. Tra il Colosseo e Piazza Venezia, con un limite di velocità di 30 km/h, possono transitare solo le biciclette e i mezzi di trasporto pubblico, i veicoli Ncc e i taxi e gli autorizzati. “Quello che stiamo portando avanti è un progetto iniziato addirittura 127 anni fa da Guido Bacelli nel 1887. Noi lo completeremo” afferma Marino. A dar manforte al sindaco viene in soccorso il Tar del Lazio che respinge il ricorso presentato da alcuni abitanti e commercianti di via Labicana e di via Merulana.
Dopo la chiusura al traffico dei Fori Imperiali, in Campidoglio si passa al secondo 'step' del progetto, che riguarda la valorizzazione del patrimonio archeologico. A settembre 2014 viene presentata l'illuminazione artistica permanente dei Fori Imperiali, curata dal premio Oscar Vittorio Storaro e dall’architetto e lighting designer Francesca Storaro, grazie al sostegno di Unilever. Il passaggio successivo arriva lo scorso luglio, quando per volere dello stesso sindaco vengono mandati via dai Fori ben 22 camion bar, 43 urtisti (venditori di souvenir) e altre 11 postazioni.
Ora, con il nuovo provvedimento per una pedonalizzazione totale di Via dei Fori Imperiali, senza più macchine ma anche senza autobus e taxi, Marino punta, prima di lasciare il Campidoglio, a chiudere il suo “sogno” e poter dire, almeno su questo punto, "missione compiuta".
