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Pensioni, Boeri: "In Italia il problema è l'equità"

11 settembre 2016 | 14.09
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(Fotogramma)
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“Il problema vero che noi abbiamo oggi in Italia è quello dell’equità e non quello della sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico''. Lo afferma il presidente dell’Inps, Tito Boeri, in un'intervista a Presadiretta, la trasmissione di Rai3 che andrà in onda domani. ''Ci sono delle persone che -osserva Boeri- hanno dei trattamenti pensionistici, o hanno dei vitalizi, come nel caso dei politici, che sono del tutto ingiustificate alla luce dei contributi che hanno versato in passato''. ''Abbiamo concesso per tanti anni questo trattamento privilegiato a queste persone'', prosegue il presidente. Per chi ha degli importi molto elevati di prestazioni, ''non è il caso di chiedere loro un contributo che potrebbe in qualche modo alleggerire i conti previdenziali?''. Intervenendo in questo senso sarebbe possibile ''fare qualche operazione di redistribuzione''. Per esempio, spiega Boeri, potrebbero essere aiutate persone che ''sono nella fascia di età prima della pensione, che sono in condizione di povertà. Oppure potremmo concedere maggiore flessibilità in uscita verso il sistema pensionistico''. Sono tutte operazioni che, secondo il presidente, ''si possono fare in questo ambito''.

Nannicini, anticipo sarà per tutti anche per Partite Iva - Per un lavoratore che avrebbe diritto a 1.000 euro di pensione ''un anno d'anticipo gli costerà una cifra da 50 a 60 euro al mese per 20 anni, mentre tre anni di anticipo costeranno dai 150 a 200 euro al mese'' dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, in un'intervista a Presadiretta, il programma di Rai3 che andrà in onda lunedì. "L'anticipo pensionistico è per tutti, indipendentemente dalla gestione previdenziale - aggiunge -. Quindi vale per gli autonomi, per le partite Iva della gestione separata, vale per artigiani e commercianti". "Le modifiche che saranno introdotte al sistema previdenziale per lasciare il lavoro prima dei termini fissati dalla legge, non richiederanno garanzie, come l'auto o l'immobile, spiega Nannicini. "Non si rischia niente'', assicura.

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